Un’occasione unica per osservare la flora delle Dolomiti da vicino
Il Giardino Alpino “Antonio Segni” si trova a due passi dal rifugio Mario Vazzoler, sulla sommità del Col Negro di Pelsa, a 1724 m di quota. Le due strutture sono in gestione alla Sezione CAI di Conegliano (TV).
Il Giardino fa parte del Gruppo del Civetta, nelle Dolomiti Orientali. Questi monti affascinanti, di autentica e inconfondibile bellezza, sono stati da poco riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Il Gruppo del Civetta, che raggiunge con la sua cima principale i 3220 m, innalzandosi tra le valli del Cordevole e del Maè è uno dei più famosi di tutte le Dolomiti. Il profilo roccioso di questo massiccio -arcigno quanto attraente- rappresenta una delle perle paesaggistiche di queste montagne. Spartiacque tra la val di Zoldo e la valle d’Agordo, si protende verso sud a formare il gruppo della Moiazza, con cui costituisce un poderoso massiccio calcareo la cui caratteristica sono le pareti spettacolari e le cime frastagliate.
Dal giardino si ammirano le impressionanti pareti verticali dai profili disegnati della Torre Venezia (2337 m) e della Torre Trieste (2458 m).
Il rifugio Vazzoler | La Torre Trieste |
La Torre Venezia |
Le specie
Il Giardino si estende su un’area di 5000 metri quadrati, all’interno della quale è presente una rete di sentieri. Il Giardino si articola principalmente in due sezioni: la prima è lasciata all’evoluzione naturale, la seconda propone i principali ambienti tipici delle Dolomiti Bellunesi.
Al momento la gestione del Giardino Botanico Alpino “A. Segni” è affidata alla sezione CAI di Conegliano, che si avvale del lavoro di volontari per la manutenzione, la messa in posa delle cartellini e la conduzione di visite guidate. È possibile che agli occhi del visitatore il Giardino appaia un po’ “disordinato”. Nonostante questo, gli ospiti appureranno personalmente che la visita del Giardino Botanico “A. Segni” rappresenta un efficace connubio tra la gita escursionistica e naturalistica e un’ottima occasione per osservare la flora dolomitica da vicino. Passeggiare lentamente lungo i sentieri è un’opportunità per dedicare attenzione al mondo vegetale, più di quanto avviene quando si procede a passo spedito, con l’unico obiettivo di raggiungere la meta il primo possibile!
La flora presente all'interno del Giardino si compone di quasi 180 specie. Sono presenti entità comuni del piano montano, subalpino e alpino ma anche specie con distribuzione circoscritta al settore alpino orientale. Tra questi sono rilevanti gli endemismi dolomitici ed est alpini come il raponzolo di roccia (Physoplexis comosa), la campanula della carnia (Campanula carnica), la bonarota comune (Paederota bonarota), la cinquefoglie delle dolomiti (Potentilla nitida), il rododendro nano (Rhodothamnus chamaecistus) e la sassifraga incrostata (Saxifraga crustata).
Tra le fioriture più sgargianti e appariscenti vi sono il giglio di San Giovanni (Lilium bulbiferum) e il giglio martagone (Lilium martagon).
Passeggiando lungo i sentieri è possibile riconoscere le diverse piante grazie ai cartellini identificativi, su questi è riportata l’iconografia della pianta e informazioni essenziali sulla stessa.
Il giardino alpino del Rifugio Vazzoler è anche su Facebook.
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