Club Alpino Italiano
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Iceland15 by Frostscape

Mattia Vettorello, classe 1990, è Socio C.A.I. a Conegliano dal 1992. Il suo progetto "Iceland15" ha il patrocinio della Sezione di Conegliano e viene presentato al pubblico in occasione di una conferenza stampa, giovedì 2 luglio 2015, alle ore 12, presso il municipio del Comune di Conegliano, in Piazza Cima. Ecco cosa ci ha scritto del suo progetto.

Autore: 
Mattia Vettorello
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Bivacchi tour 2013

La mia estate sportiva 2013 si è consumata tra molte attività. Per quanto riguarda la montagna, ad inizio agosto ho percorso con Valentina l'Alta Via n°2 della Valle d'Aosta. Itinerario lungo, zaini pesanti, tappe impegnative e panorami indimenticabili.

Autore: 
Flavio Zanet
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AV7, una classica di primavera

C’è la Milano – San Remo e l’Alta Via n°7, due classiche di primavera. In questo pazzo inverno così avaro di neve ho pensato bene di abbandonare gli sci a fine febbraio. Così, dopo qualche uscita con i nuovi scarponi AKU, sono partito per l’avventura solitaria. Volevo testare “testa” e materiali. Avevo appena terminato tutte le alte vie dolomitiche d’estate, ma non avevo mai dormito in un bivacco. E poi, sarebbe stato interessante fare esperienza per l’inverno.

Autore: 
Flavio Zanet
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"Seven Summits"

17 agosto 2011. Dopo 39 ore e 45 minuti, scendendo da Monte Pizzoc verso Serravalle, ho concluso l’Alta Via n.6 delle Dolomiti (AV6). Si tratta di un lungo tracciato escursionistico in quota che parte dal Monte Peralba, sul confine austriaco, per giungere a Vittorio Veneto dopo oltre 150 km (escluse le varianti) ed almeno 9.000 m di dislivello. Solitamente questo percorso impegna i viandanti in un cammino di almeno dieci giorni invece, il mio viaggio, come da tradizione, si è svolto di corsa e in meno di due giorni.

Autore: 
Flavio Zanet
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L'avventuroso salvataggio di un sacerdote tedesco sulla cima della Civetta

Seduto con due amici di Alleghe sulla sommità della Civetta, stavamo ammirando, affascinati e stupiti, lo spettacolo delle cime dolomitiche illuminate dal sole. Avevamo identificato il piccolo “ometto” che difendeva il libro di vetta racchiuso in una custodia di alluminio. Lo avevamo firmato e riposto. Nel silenzio solenne della vasta pietraia grigia, dopo aver scattato alcune foto, udimmo un suono come di un lamento.

Autore: 
Giuseppe Sorge
Categoria: 
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