![]() | Gita di Fotografia |
DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016
Rifugio Flaiban - Pacherini (1.587 m)
Dolomiti Friulane

Partenza | ore | 07:00 |
Dislivello salita | m | 750 |
Dislivello discesa | m | 750 |
Tempo di percorrenza | ore | 5 |
Difficoltà | E | |
Equipaggiamento | Normale da escursionismo | |
Trasporto | Mezzi propri | |
Capogita | Giovanni Brombal | |
Aiuto capogita | Ilario Frassinelli | |
Presentazione 13 settembre 2016 ore 21:00 |
Per arrivare al punto di partenza di questa escursione, passeremo per il paese di Forni di Sopra e per le frazioni di Andrazza e Vico, che da sole meriterebbero una gita fotografica per le antiche e belle case in pietra con i ballatoi in legno decorato, ornati da cascate multicolori di gerani e petunie. Ma il nostro obiettivo, questa volta, è il rifugio dedicato ai due alpinisti triestini Nino Flaiban e Fabio Pacherini.
Dopo aver parcheggiato in un apposito spiazzo nell’abitato di Andrazza (837 m), attraverseremo un ponticello sul neonato Tagliamento, qui ancora un torrentello di montagna, e ci inoltreremo nel territorio del Parco delle Dolomiti Friulane, risalendo la Val di Suola.
Nella prima parte il percorso si snoda all’interno di un bosco misto di abete, pino nero e faggio, per inerpicarsi poi su un vasto ghiaione comunque facilmente percorribile.
Lasciato il bosco ci troviamo di fronte ad uno splendido scenario verso le Cime di Suola, Fantolina, Val di Guerra e Ciastiel: massicce pareti che puntano verso il cielo innumerevoli torri e pinnacoli intervallati da ardite forcelle.
Il rifugio (1857 m) ci apparirà soltanto verso la fine del sentiero, appoggiato su di uno sperone alle pendici nord-ovest delle Cime di Suola.
Nei dintorni del rifugio si possono spesso vedere al pascolo camosci e soprattutto stambecchi e sentire il fischio di allerta delle marmotte.
Questo rifugio, completamente rinnovato tra il 2006 e il 2008, ha potuto fregiarsi del marchio ECOLABEL in quanto completamente autonomo dal punto di vista energetico e con precise regole circa la gestione dei rifiuti, l’impatto ambientale e l’informazione agli ospiti in materia.
Per il ritorno seguiremo la stessa via dell’andata.
Dopo aver parcheggiato in un apposito spiazzo nell’abitato di Andrazza (837 m), attraverseremo un ponticello sul neonato Tagliamento, qui ancora un torrentello di montagna, e ci inoltreremo nel territorio del Parco delle Dolomiti Friulane, risalendo la Val di Suola.
Nella prima parte il percorso si snoda all’interno di un bosco misto di abete, pino nero e faggio, per inerpicarsi poi su un vasto ghiaione comunque facilmente percorribile.
Lasciato il bosco ci troviamo di fronte ad uno splendido scenario verso le Cime di Suola, Fantolina, Val di Guerra e Ciastiel: massicce pareti che puntano verso il cielo innumerevoli torri e pinnacoli intervallati da ardite forcelle.
Il rifugio (1857 m) ci apparirà soltanto verso la fine del sentiero, appoggiato su di uno sperone alle pendici nord-ovest delle Cime di Suola.
Nei dintorni del rifugio si possono spesso vedere al pascolo camosci e soprattutto stambecchi e sentire il fischio di allerta delle marmotte.
Questo rifugio, completamente rinnovato tra il 2006 e il 2008, ha potuto fregiarsi del marchio ECOLABEL in quanto completamente autonomo dal punto di vista energetico e con precise regole circa la gestione dei rifiuti, l’impatto ambientale e l’informazione agli ospiti in materia.
Per il ritorno seguiremo la stessa via dell’andata.
Foto: Il Rifugio Flaiban - Pacherini
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