![]() | Gita di Fotografia |
SABATO 28 GIUGNO 2025
Giardino Botanico Alpino M. Segni
Gruppo del Civetta
Partenza | ore | 07:30 |
Dislivello salita | m | 500 |
Dislivello discesa | m | 500 |
Tempo di percorrenza | ore | 4 |
Difficoltà | E | |
Equipaggiamento | Normale da escursionismo | |
Trasporto | Mezzi propri | |
Capigita | Lino Meneguz (345-9984175) Santina Celotto (340-5465427) | |
Presentazione 23 giugno 2025 ore 21:00 |
Partiremo dal Rif. Capanna Trieste (parcheggio auto), 1.135 m, e su carrareccia arriveremo al rifugio Vazzoler. Il Giardino Alpino “Antonio Segni” si trova a due passi dal rifugio, sulla sommità del Col Negro di Pelsa, a 1724 m di quota. Le due strutture sono in gestione alla nostra Sezione.
Il Giardino si estende su di un’area di 5000 metri quadrati sulla quale incombono le impressionanti pareti verticali della Torre Venezia (2.337 m) e della Torre Trieste (2458 m) facenti parte del Gruppo del Civetta. Il Giardino si articola principalmente in due sezioni: la prima è lasciata all’evoluzione naturale, la seconda propone i principali ambienti tipici delle Dolomiti Bellunesi.
La flora presente all’interno del Giardino si compone di quasi 180 specie. Sono presenti entità comuni del piano montano, subalpino e alpino ma anche specie con distribuzione circoscritta al settore alpino orientale; orchidee selvatiche, stelle alpine, sassifraghe, gigli e molte altre specie rare fanno bella mostra di sé inserite in un contesto tipico dell’ambiente dolomitico.
Sarà un’ottima occasione per fotografare i fiori e documentare la bellezza del giardino.
Il Giardino si estende su di un’area di 5000 metri quadrati sulla quale incombono le impressionanti pareti verticali della Torre Venezia (2.337 m) e della Torre Trieste (2458 m) facenti parte del Gruppo del Civetta. Il Giardino si articola principalmente in due sezioni: la prima è lasciata all’evoluzione naturale, la seconda propone i principali ambienti tipici delle Dolomiti Bellunesi.
La flora presente all’interno del Giardino si compone di quasi 180 specie. Sono presenti entità comuni del piano montano, subalpino e alpino ma anche specie con distribuzione circoscritta al settore alpino orientale; orchidee selvatiche, stelle alpine, sassifraghe, gigli e molte altre specie rare fanno bella mostra di sé inserite in un contesto tipico dell’ambiente dolomitico.
Sarà un’ottima occasione per fotografare i fiori e documentare la bellezza del giardino.
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