Per arrivare al punto di partenza di questa escursione, passeremo per il paese di Forni di Sopra e per le frazioni di Andrazza e Vico, che da sole meriterebbero una gita fotografica per le antiche e belle case in pietra con i ballatoi in legno decorato, ornati da cascate multicolori di gerani e petunie. Ma il nostro obiettivo, questa volta, è il rifugio dedicato ai due alpinisti triestini Nino Flaiban e Fabio Pacherini.
Dopo aver parcheggiato in un apposito spiazzo nell’abitato di Andrazza (837 m), attraverseremo un ponticello sul neonato Tagliamento, qui ancora un torrentello di montagna, e ci inoltreremo nel territorio del Parco delle Dolomiti Friulane, risalendo la Val di Suola.
Nella prima parte il percorso si snoda all’interno di un bosco misto di abete, pino nero e faggio, per inerpicarsi poi su un vasto ghiaione comunque facilmente percorribile.
Lasciato il bosco ci troviamo di fronte ad uno splendido scenario verso le Cime di Suola, Fantolina, Val di Guerra e Ciastiel: massicce pareti che puntano verso il cielo innumerevoli torri e pinnacoli intervallati da ardite forcelle.
Il rifugio (1857 m) ci apparirà soltanto verso la fine del sentiero, appoggiato su di uno sperone alle pendici nord-ovest delle Cime di Suola.
Nei dintorni del rifugio si possono spesso vedere al pascolo camosci e soprattutto stambecchi e sentire il fischio di allerta delle marmotte.
Questo rifugio, completamente rinnovato tra il 2006 e il 2008, ha potuto fregiarsi del marchio ECOLABEL in quanto completamente autonomo dal punto di vista energetico e con precise regole circa la gestione dei rifiuti, l’impatto ambientale e l’informazione agli ospiti in materia.
Per il ritorno seguiremo la stessa via dell’andata.
Foto: Il Rifugio Flaiban - Pacherini