Riceviamo e pubblichiamo da Toio De Savorgnani (Mountain Wilderness)
Anno dopo anno continuiamo a trovarci e questo è già un molto importante, poiché significa che non ci siamo stancati, che è ancora forte il nostro desiderio di conservare integro il Cansiglio per le generazioni future e anzi di impegnarci per migliorarlo.
Anno dopo anno speriamo sempre di poter dare la buona notizia che è stata istituita un’Area Protetta e che la possibilità di realizzare il collegamento con impianti di risalita tra l’orrendo Pian Cavallo e il Cansiglio veneto è tramontata per sempre, ma non è ancora arrivato quel momento, anzi, siamo per l’ennesima volta in piena bufera. Il famoso collegamento è stato in qualche modo recepito sia dal Piano Neve, adottato dalla precedente giunta regionale, sia dal Piano di Assetto Territoriale Intercomunale dell’Alpago e sappiamo che proprio in questi mesi il comune di Tambre si sta impegnando per riuscire a farlo inserire anche nel grande progetto di rilancio del turismo dell’area, che potrebbe ricevere dalla regione un finanziamento di milioni di euro.
Se quel progetto non avrà il coraggio di promuovere un turismo sostenibile, compatibile e rispettoso dei valori naturalistici e storici di tutta l’area del Cansiglio, servirà solo a veicolare peggioramenti rispetto allo stato attuale e sarebbe allora meglio che quelle risorse fossero indirizzate verso necessità più importanti per la comunità veneta, in questo periodo di crisi, quali la famiglia, il lavoro, la sanità e la scuola.
Se il collegamento venisse inserito nel progetto di rilancio turistico, sarebbe l’esatto opposto di tutte le buone intenzioni espresse finora.
Le Associazioni Ambientaliste ribadiscono la necessità di arrivare all’istituzione di due Riserve Naturali Regionali, una per il Cansiglio gestito dalla Regione Veneto ed una per la parte della Regione Friuli, per tutelare definitivamente l’Antica Foresta del Cansiglio. Ogni progetto di utilizzo turistico dell’area, soprattutto se si pone gli obiettivi della compatibilità e della sostenibilità, deve partire dal presupposto di non imporre “sacrifici” ambientali al Cansiglio.
Non vanno però dimenticati gli altri pericoli che minacciano il Cansiglio sul versante trevigiano: il progetto, recentemente riproposto, di una cabinovia tra Vittorio Veneto e la cima del Monte Pizzoc e la proposta di installare, sempre sul Pizzoc, una serie di pale eoliche, ai bordi dell’area SIC e ZPS, parte di un più vasto progetto di “parchi eolici” distribuiti lungo tutte le creste dal Monte Grappa al Cansiglio.
Se il collegamento tra Pian Cavallo e Colindes in Alpago-Cansiglio non è ancora stato fatto è soprattutto grazie alla nostra mobilitazione, per l’aver saputo tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica anno dopo anno.
Il programma di massima è il seguente:
- ore 09.30: incontro al villaggio cimbro di Pian Canaie, tra Campon e Colindes
- ore 10.00: partenza
- ore 11.30: arrivo a Casera Palantina, pranzo al sacco ed aggiornamenti
- ore 13.00: partenza per Forcella Palantina, raduno all’Ander de le Mate, grande grotta a covolo poco lontana dalla forcella
- ore 14.30: inizio del rientro
Informazioni:
- Ecoistituto del Veneto Alex Langer (tel. 041.935666)
- Toio de Savorgnani (tel. 0438.581989)
- Moreno Baccichet (bccmrn@unife.it)
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