![]() | Gita di Sciescursionismo |
DOMENICA 14 APRILE 2019
Corvo Alto (2.455 m)
Alpe di Mondeval

Partenza | ore | 07:00 |
Dislivello salita | m | 980 |
Dislivello discesa | m | 980 |
Tempo di percorrenza | ore | 3.30 |
Difficoltà | ROSSO | |
Esposizione | SW/N | |
Equipaggiamento | Da sciescursionismo, da telemark | |
Cartografia | Tabacco 025 | |
Trasporto | Mezzi propri | |
Capogita | Paolo Roman (ISFE) | |
Aiuto capogita | Franco Gatti | |
Presentazione 10 aprile 2019 ore 21:00 |
Lasciato il piccolo borgo di Toffol, dopo il Passo Staulanza, si prende la carrareccia che, salendo dolcemente, porta nella zona Penazogn e alla panoramica Malga Pian de Vacia (1.618 m). Si prosegue fino ad arrivare al ponte sul Rio Col Duro e ci si incammina verso N in direzione della Malga Mondeval di Sotto (1.841 m). Alla nostra destra è sempre presente la mole del Pelmo, mentre si fanno più evidenti dinnanzi al nostro sguardo i contrafforti del Corvo Alto e le propaggini bianche di Malga Prendera, i Lastoi de Formin e il Becco di Mezzodì.
Superata la malga, l’itinerario s‘inerpica lungo la dorsale del Rio Col Duro, cercando tra dossi e la marcata pendenza una via sicura e comoda. Da qui si esce sui vasti pianori dell’Alpe di Mondeval e si arriva, dopo una meravigliosa scivolata, alla Malga omonima (2.158 m). L ultima fatica è rappresentata dalla risalita al Corvo Alto che, da dolce, si inclina maggiormente per arrivare fin sotto la sua punta. Pochi metri a piedi portano alla cima vera e propria (2.455 m) dove lo sguardo può spaziare a 360°, dalla Croda da Lago, al Pelmo, alla Civetta e a tutta la cerchia zoldana.
Il ritorno avverrà, con molta attenzione, per lo stesso itinerario di salita.
Superata la malga, l’itinerario s‘inerpica lungo la dorsale del Rio Col Duro, cercando tra dossi e la marcata pendenza una via sicura e comoda. Da qui si esce sui vasti pianori dell’Alpe di Mondeval e si arriva, dopo una meravigliosa scivolata, alla Malga omonima (2.158 m). L ultima fatica è rappresentata dalla risalita al Corvo Alto che, da dolce, si inclina maggiormente per arrivare fin sotto la sua punta. Pochi metri a piedi portano alla cima vera e propria (2.455 m) dove lo sguardo può spaziare a 360°, dalla Croda da Lago, al Pelmo, alla Civetta e a tutta la cerchia zoldana.
Il ritorno avverrà, con molta attenzione, per lo stesso itinerario di salita.
Nella foto, di Mauro Girotto, il Corvo Alto.
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