Club Alpino Italiano
Sezione di Conegliano

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La Montagna da Vicino

Mercoledì 22 gennaio 2014 - Ore 21

Scialpinismo sui Monti Tatra

Franco CEOTTO, appassionato scialpinista, Socio CAI della nostra Sezione di Conegliano, in questo mercoledì di gennaio ci presenta un “racconto fotografico con albe, tramonti, neve e tormente da togliere il fiato” sulla sua esperienza in un impegnativo raid sui Monti Tatra, effettuato nel nevoso inverno del 2012. I Monti Tatra sono i rilievi che i venti polari incontrano verso sud, al confine tra Polonia e Repubblica Ceca. Le serate nei rifugi locali e a Zakopane sono trascorse all’insegna di un’allegra compagnia.

Per saperne di più: Monti Tatra

 

Mercoledì 5 febbraio 2014 - Ore 21

I pastori transumanti e il ritorno degli orsi

Valentina De MARCHI, antropologa culturale, etnologa, figlia del noto medico alpinista Giuliano, ha studiato antropologia culturale all’Università di Siena. Ha svolto ricerche all’estero e in Italia, realizzando filmdocumentari quali “Fame d’erba. Pastori transumanti del Triveneto”, selezionato al Trento Film Festival e “Compagno orso”, premiato al Film Festival della Lessinia. Quest’ultima opera racconta il rapporto tra gli orsi ed un allevatore nel Parco Naturale dell’Adamello-Brenta.

Per saperne di più: Trailer "Compagno orso" e recensione, Trailer "Fame d'erba. Pastori transumanti del Triveneto"

 

Mercoledì 19 marzo 2014 - Ore 21

I rapaci diurni e notturni nelle Alpi

Biologia, gestione e conservazione di specie di interesse comunitario

Francesco MEZZAVILLA, biologo, dal 1980 svolge attività di ricerca in campo ornitologico e faunistico. Al suo attivo ha circa un centinaio di pubblicazioni scientifiche. Ha organizzato il X Convegno Nazionale di Ornitologia e due Convegni Nazionali sugli Uccelli Rapaci, gli unici finora organizzati in Italia. Dal 2010 è coordinatore per il Veneto del Progetto MITO2000, inerente il monitoraggio degli uccelli nidificanti. Alcune delle sue principali attività di ricerca interessano l’area della Foresta del Cansiglio, delle Prealpi Trevigiane, le migrazioni sopra il valico del Pizzoc e la provincia di Treviso in generale.

Per saperne di più: Progetto MITO2000

 

Mercoledì 16 aprile 2014 - Ore 21

Dentro le miniere di Valle Imperina

Maurizio OLIVOTTO, geologo e Gabriele FOGLIATA, fisico, sono soci del Gruppo Archeologico Agordino (ARCA). Dopo un’introduzione geologico-archeologica, ci presentano un documentario che descrive le miniere di Valle Imperina, grazie alle riprese nelle antiche gallerie effettuate dai gruppi speleologici di Feltre.

L’area mineraria rientra nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi In questa valle affiora il basamento metamorfico da cui, sin da epoca romana, si estraeva la pirite, la calcopirite e la galena da cui si ricavavano rispettivamente ferro, rame ed argento. Il centro minerario offre un prezioso esempio di archeologia industriale. Le miniere furono attive dagli inizi del XV° secolo. L’espansione massima si ebbe durante la Repubblica di Venezia, quando Valle Imperina rappresentava il maggior centro nazionale di estrazione del rame, coprendo alla fine del XVIII secolo il 50% del fabbisogno complessivo della Serenissima.

Per saperne di più: Centro Minerario di Val Imperina, il Gruppo Archeologico Agordino

 

Mercoledì 7 maggio 2014 - Ore 21

Il museo Ladin de Fascia: un museo sul territorio

La sezione del Malgher: vecchie e nuove tecniche di caseificazione a confronto

Tatiana ZANETTE, studiosa di etnografia, pordenonense di Caneva, ci porterà in un “viaggio virtuale” attraverso le sale del Museo Ladin de Fascia, che ci permetterà un primo, seppur veloce e superficiale, approccio con la storia e la cultura della gente ladina della Valle di Fassa. Inaugurata nell’estate del 2001, la moderna struttura del museo si propone di raccontare il processo di formazione di un popolo e di trasmettere l’immagine di una comunità viva e cosciente di sé, caratterizzata da una lingua, un territorio, una storia, una cultura del tutto particolari. Dalla sede centrale si diparte quindi un itinerario etnografico che conduce alle “sezioni locali”, progettate e realizzate in diversi luoghi della valle attraverso il recupero in loco di strutture e manufatti di interesse storico-etnografico: la Bottega del pinter (bottaio) a Moena, il Molin de Pèzol (mulino) a Pera e la Sia (segheria veneziana) a Penia. Recentemente inaugurata all’interno della nuova sede della Mèlga de Fascia (Caseificio Sociale Val di Fassa) a Pera, la sezione del Malgher (casaro) illustra le tecniche tradizionali di lavorazione del latte, del burro e del formaggio e la gestione comunitaria dei pascoli e degli alpeggi nel corso dei secoli.

Per saperne di più: Museo Ladin de Fascia

 

Mercoledì 28 maggio 2014 - Ore 21

Dolomiti, l'aria silente dei 3.000

Percorrere le vie di accesso alle cime più alte, attraverso sensazioni e suggestioni tra i silenzi di croda

Mauro GERLIN, alpinista, socio della Sezione CAI di Conegliano.

Le dolomiti sono considerate le montagne più spettacolari del mondo; naturale quindi che il bello attragga la curiosità, fino a diventare la passione di una vita. Con questo spirito è iniziato un percorso, una magica sequenza di salite, spesso tra le solitudini di luoghi appartati, lontani dal turismo di massa e per questo ancor più ricchi di fascino. Molte delle cime maggiori, quelle che raggiungono i 3000 metri di quota, sono montagne ambite ancor oggi, talune sono addomesticate con impianti di risalita o percorsi attrezzati, altre invece vengono trascurate a causa della scomodità degli accessi. In ogni caso ognuna di queste racchiude un frammento di storia dell’alpinismo, ognuna ha un proprio percorso di salita, a volte facile, più spesso complesso e da studiare. Fatiche, dubbi e incertezze, accompagnano spesso la riuscita degli itinerari ma non tolgono il piacere di muoversi in autonomia in ambienti naturali, dove l’aria tersa disegna orizzonti sconfinati.

È un appuntamento che si rinnova, dai pionieri ai giorni nostri, la continua ricerca da parte dell’uomo di qualcosa, o forse, la mancata consapevolezza che la meta è semplicemente lì, davanti a noi, in tutta la sua struggente essenza……. la montagna.

Per saperne di più: 3000 delle Dolomiti