Gita di Escursionismo |
DOMENICA 05 GIUGNO 2022
Monte Celo (2.083 m)
Dolomiti Bellunesi
Partenza | ore | 06:30 |
Dislivello salita | m | 1.200 |
Dislivello discesa | m | 1.200 |
Tempo di percorrenza | ore | 6/7 |
Difficoltà | EE | |
Equipaggiamento | Normale da escursionismo | |
Trasporto | Mezzi propri | |
Capogita | Angelo Baldo (ASE) | |
Aiuto capogita | Leonardo Saponaro (ASE) | |
Presentazione 01 giugno 2021 ore 21:00 |
Da Agordo si inbocca la strada per il Passo Duran. Giunti a La Valle Agordina, si seguono le indicazioni per il campo sportivo e si proseguire su strada sterrata per circa un chilometro fino a uno spiazzo (900 m), dove parcheggeremo.
Si sale su strada con segnavia 542 fino a raggiungere il capitello della “Madonna di Schiara”. Proseguiamo a destra arrivando alla Forcella Folega (1.547 m). Utilizzeremo quindi il Bait del Folega (1.540 m), in buono stato, come punto di sosta.
Si riparte in direz. Sud fino alla vicina Forcella Pongol (1.549 m). Si prosegue sul sent. 545 per abbandonarlo a breve e seguire una traccia a destra stretta, ma ben segnata (tabella M. Celo) che aggira il lato Sud del monte.
Si prosegue in direzione Ovest su sentiero stretto e faticoso fino a quota 1.900 m, ove si gira in direzione Nord. Si superano qualche roccetta e una breve cengia che aggira uno sperone roccioso. Risalita la faticosa spalla antistante la cima, in pochi minuti si arriva alla piccola, esile croce di vetta. La cima è un ottimo punto d’osservazione: a Nord Conca Agordina con le cime Agner, Pale S. Lucano, Civetta e Moiazza, S. Sebastano-Tamer e a Sud Monti dello Schiara, Monti del Sole e Val Cordevole.
Il ritorno dovrebbe avvenire per l’itinerario di salita, ma si potrebbe optare per una deviazione verso Malga Foca, in caso di cattivo tempo o come alternativa per chi non si sente in grado di fare la cima.
Si sale su strada con segnavia 542 fino a raggiungere il capitello della “Madonna di Schiara”. Proseguiamo a destra arrivando alla Forcella Folega (1.547 m). Utilizzeremo quindi il Bait del Folega (1.540 m), in buono stato, come punto di sosta.
Si riparte in direz. Sud fino alla vicina Forcella Pongol (1.549 m). Si prosegue sul sent. 545 per abbandonarlo a breve e seguire una traccia a destra stretta, ma ben segnata (tabella M. Celo) che aggira il lato Sud del monte.
Si prosegue in direzione Ovest su sentiero stretto e faticoso fino a quota 1.900 m, ove si gira in direzione Nord. Si superano qualche roccetta e una breve cengia che aggira uno sperone roccioso. Risalita la faticosa spalla antistante la cima, in pochi minuti si arriva alla piccola, esile croce di vetta. La cima è un ottimo punto d’osservazione: a Nord Conca Agordina con le cime Agner, Pale S. Lucano, Civetta e Moiazza, S. Sebastano-Tamer e a Sud Monti dello Schiara, Monti del Sole e Val Cordevole.
Il ritorno dovrebbe avvenire per l’itinerario di salita, ma si potrebbe optare per una deviazione verso Malga Foca, in caso di cattivo tempo o come alternativa per chi non si sente in grado di fare la cima.
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