![]() | Gita di Escursionismo Seniores |
MERCOLEDì 15 FEBBRAIO 2017
Monte di Ragogna (512 m)
Valle del Tagliamento

Partenza | ore | 08:00 |
Dislivello salita | m | 280 |
Dislivello discesa | m | 280 |
Tempo di percorrenza | ore | 4.30 |
Difficoltà | E | |
Equipaggiamento | Normale da escursionismo | |
Trasporto | Mezzi propri | |
Capogita | Renzo Dalla Colletta (ASE) |
Ragogna è un comune della provincia di Udine situato sulla sinistra del Fiume Tagliamento. Tutta la zona, specialmente quella dell’omonimo monte, è stata teatro di aspri combattimenti durante la guerra 1915-18.
Si parte dalla piazza IV Novembre, toccando il castello di Reunia e - risalendo il ripido versante settentrionale- si raggiunge la spalla orientale del monte di Ragogna e i resti della batteria permanente “Ragogna Bassa”. Per facile sentiero si scavalca l’intera panoramica dorsale, lambendo talvolta gli elementi della terza linea difensiva e gli sbocchi delle varie ramificazioni della mulattiera d’arroccamento, sino a raggiungere l’estremità nord-est del crinale, presso la batteria permanente “Ragogna Alta”. Oltre alle polveriere blindate, emerge il “Forte del Cavallino”, fortilizio che serviva da riparo alle truppe e alle munizioni della batteria schierata sull’antistante piazzale.
Passata la chiesetta di S. Giovanni, si procede alla volta dei capisaldi del “Cret dal Louf e della Spice”, esplorando le vicine posizioni della seconda linea di resistenza. Ritorniamo per la strada asfaltata, costeggiando le trincee più avanzate teatro di ben sette assalti respinti, per scendere a Muris ed al punto di partenza.
Si parte dalla piazza IV Novembre, toccando il castello di Reunia e - risalendo il ripido versante settentrionale- si raggiunge la spalla orientale del monte di Ragogna e i resti della batteria permanente “Ragogna Bassa”. Per facile sentiero si scavalca l’intera panoramica dorsale, lambendo talvolta gli elementi della terza linea difensiva e gli sbocchi delle varie ramificazioni della mulattiera d’arroccamento, sino a raggiungere l’estremità nord-est del crinale, presso la batteria permanente “Ragogna Alta”. Oltre alle polveriere blindate, emerge il “Forte del Cavallino”, fortilizio che serviva da riparo alle truppe e alle munizioni della batteria schierata sull’antistante piazzale.
Passata la chiesetta di S. Giovanni, si procede alla volta dei capisaldi del “Cret dal Louf e della Spice”, esplorando le vicine posizioni della seconda linea di resistenza. Ritorniamo per la strada asfaltata, costeggiando le trincee più avanzate teatro di ben sette assalti respinti, per scendere a Muris ed al punto di partenza.
Nella foto, di Guido Astolfoni, la chiesetta di S. Giovanni, posta sulla sommità del monte di Ragogna.
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