Club Alpino Italiano
Sezione di Conegliano

Social

L'aumento delle quote sociali

Nel corso dell’Assemblea Generale dei Delegati, svoltasi a Riva del Garda (TN) il 22 e 23 maggio 2010, è stato deliberato l’aumento delle quote sociali, ovvero del “bollino” che rinnoveremo nel 2011.
Causa della variazione è la particolare “sinistrosità” verificatasi nel 2009 e la conseguente disdetta, da parte della Soc. Assicuratrice (Fondiaria SAI) della copertura riguardante diverse casistiche e attività, più precisamente:

  • infortuni soci in attività sociali;
  • infortuni istruttori ed aiuti (Titolati);
  • volontari del Soccorso Alpino e Speleo (CNSAS) per infortuni a terra e in volo;
  • spedizioni extraeuropee.

Sicuramente i soci si sono resi conto che il 2009 è stato, per incidenti e disgrazie accaduti in montagna, quello che si può definire un “annus horribilis” (secondo la definizione attribuita alla Regina Elisabetta II d’Inghilterra e riferita ad altre “reali situazioni”).
I sinistri, termine tecnico usato dagli specialisti del settore, hanno subito un incremento impensabile e, a livello umano, drammatico e dolorosissimo. Alcuni dati significativi:

  •  per la copertura collegata automaticamente all’iscrizione al CAI (e valida nelle attività sociali organizzate) il numero di sinistri mortali denunciati è quasi quadruplicato, mentre è triplicato nel caso degli altri sinistri meno gravi;
  • in totale i soci deceduti sono stati 11;
  • per gli istruttori (titolati) ed il Soccorso Alpino la situazione è risultata ancora peggiore (riferendoci non solo ai numeri): i casi mortali sono stati 17!

Complessivamente, nel 2009, si sono verificati 28 sinistri mortali, contro i 5 del 2008 e i 10 del 2007.

Tutto ciò ha determinato un enorme squilibrio nel rapporto fra i premi incassati dall’assicuratore (cioè versati dal CAI per i soci) e i risarcimenti derivati dai sinistri denunciati dal CAI all’assicuratore medesimo. Conseguentemente è stata inevitabile, da parte della società, la rescissione unilaterale del contratto, purtroppo per noi in scadenza. E siccome la disdetta è avvenuta quando il tesseramento era in fase avanzata, la Sede Centrale si è accollato l’ingente onere della nuova maggiore copertura assicurativa per l’anno in corso. Nessun aumento è stato quindi richiesto ai soci, almeno per il 2010.

Queste le variazioni introdotte e votate dall’Assemblea:

  • soci ordinari , aumento della quota pari a € 4,00;
  • soci familiari e giovani, aumento della quota pari a € 3,00.

Per quanto concerne i premi assicurativi richiesti per i “titolati” l’aumento è stato del 175%. Per la polizza infortuni dei non soci partecipanti a gite, il premio giornaliero è più che raddoppiato. E sempre in tema di costi assicurativi, sono state rivedute (in negativo) talune condizioni di polizza quali i rimborsi spese per infortuni, le franchigie, le percentuali minime di riconoscimento, ecc.; è inoltre prevista una più rigida definizione delle casistiche ed attività praticate dai soci.
Per ulteriori dettagli numerici si fa riferimento alle Circolari CAI n° 04/2010 e n°06/2010, pubblicate su Lo Scarpone di maggio e rispettivamente di settembre 2010; quest’ultima circolare riporta anche in dettaglio, le quote che la Sezione deve versare alla Sede Centrale per ciascun socio ordinario, familiare e giovane.

Un’ultima causa di aggravio del costo per il bollino dei soci ordinari è derivata dall’abolizione, a partire dal 1° aprile 2010, delle tariffe postali agevolate per la stampa delle associazioni, periodici, ecc. (vedasi Decreto Interministeriale del 30 maggio 2010).

La nostra Sezione applicherà pertanto la quota minima (votata in Assemblea Generale dei Soci a Riva del Garda), arrotondata all’unità e con la sola aggiunta del costo di abbonamento a Le Alpi Venete che, nonostante tutto, non ha subito aumenti.
Nel ribadire che le variazioni di cui sopra sono dovute esclusivamente ai maggiori oneri assicurativi e postali a carico del CAI, precisiamo che alla Sezione non deriva alcun utile per gli aumenti predetti.

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