Club Alpino Italiano
Sezione di Conegliano

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Il Rifugio M.V. Torrani...rinato il 24 agosto 1980

Non tutti i soci ricordano, anche per motivi ”anagrafici”, la semi-distruzione del nostro rifugio, avvenuta nel 1966 e causata dalla tremenda alluvione che ha colpito l’Alto Bellunese-Agordino.

Ma qualcuno, un po’ più “matusa”, non ha dimenticato di essere stato “invitato-convocato” dall’allora presidente Nino De Marchi, a Passo Duran per accudire alle operazioni di carico di materiali da far trasportare, in elicottero, al Pian della Tenda. Erano quelli tempi in cui, forse, i soci sentivano maggiormente l’attaccamento alla sezione ed al CAI?

Sono passati tanti anni, il “Torrani” è stato “reinaugurato” nel 1980 e ristrutturato, anche negli anni successivi, con importanti interventi quali l’isolamento delle pareti interne, le nuove cuccette, il servizio igienico con doccia interno, la cucina, la sistemazione della piazzola per l’elicottero, etc.. Senza poi dimenticare la nuova teleferica, la “ferrata Tissi”, realizzata in zona più sicura nel 1988 (anno del 50°); infine il modesto, ma prezioso impianto di illuminazione con pannelli fotovoltaici.
Con tutto ciò, il nostro “nido d’aquila” è stato reso più confortevole e capiente per le molte centinaia di alpinisti che, annualmente, trovano amichevole accoglienza e adeguato ristoro. E di questo va dato anche merito ai gestori ed agli ispettori.

Per la storia, quest’anno è il 30° della “reinaugurazione” e, senza con questo voler dare corso a celebrazioni di ricorrenze, è doveroso ricordare almeno i fatti. Lo facciamo riportando integralmente quanto scritto dal nostro Past President Nino De Marchi in apertura del 2° (bis) libro del Rifugio M.V. Torrani. E, per chi ci sarà, nel 2013 il nostro rifugio compirà i 75 anni di “vita alpinistica” che, abbinati al 150° del CAI, richiedono l’attuazione di qualcosa di importante.

Per la cronaca, i soci firmatari e presenti alla cerimonia del 1980 sono: Ettore Calissoni, Nino De Marchi, Francesco La Grassa, Lorenzo Donadi, Marino Fabbris, Danilo Rosa, Paolo Roman, Giulio Schenardi, Benito Zuppel, Luigi Maset e Marcello Paladin.

Il rinnovato Rifugio M.V. Torrani

Iniziato nel lontano 1935 ed inaugurato nel 1938 fuper tanti anni l’orgoglio della nostra sezione ed anche il conforto per tanti alpinisti italiani e stranieri che in esso poterono trovare riposo dalle intemperie.
Purtroppo nell’autunno del 1966 un nubifragio accompagnato da un vento impetuoso, ne sconquassò il tetto asportandone le lamiere, permettendo così all’acqua di filtrare attraverso le crepe della soletta di cemento, rendendolo inabitabile.

La Sezione si trovò di fronte alla necessità di decidere se risanare il vecchio Rifugio o installare piuttosto un bivacco prefabbricato. Indubbiamente la seconda soluzione sarebbe stata la più semplice ed anche la più economica, tuttavia il Consiglio della Sezione optò alla unanimità per la prima. Non potevamo infatti abbandonare una costruzione fatta completamente in muratura e che rispecchiava cosa può la volontà e la tenacia dell’uomo. Quando poi quest’uomo è il compianto grande arrampicatore Attilio Tissi, che infatti con i suoi uomini ne fu il costruttore, l’impegno diventa ancora maggiore.

Così ci si avviò per quella che poi risultò essere una strada veramente ardua e costosa più del prevedibile. A quella quota infatti (m. 2.984) i lavori possono effettuarsi soltanto nei mesi di luglio e agosto e spesso anche durante questi nevica ed il freddo blocca ogni cosa. Inoltre il trasporto dei materiali, almeno in questi anni, era impossibile effettuarlo a spalla o con altri mezzi normali, data l’ubicazione impervia; pertanto l’unico valido aiuto non poteva essere dato che dagli elicotteri. È con questi meravigliosi mezzi infatti, che in un primo tempo, i piloti del IV Corpo d’Armata di Bolzano trasportarono al Van delle Sasse una  ingente quantità di materiali che successivamente venne trasferita nei pressi del Rifugio a mezzo di una piccola teleferica, con il determinante concorso di un reparto di Alpini della Brigata “Cadore” di Belluno.

In un secondo tempo, avendo gli operai predisposto, con i materiali già trasportati, una piazzola provvisoria, fu depositata proprio accanto al Rifugio, dai piloti della Squadra Elicotteri di Casarsa del V Corpo d’Armata di Vittorio Veneto, altra notevole quantità di materiale.
Purtroppo però per il lungo iter burocratico i vari trasporti sono avvenuti sempre verso la fine dell’estate e così i lavori hanno dovuto essere rinviati ai rispettivi anni successivi.
Ultimamente, vedemmo l’opportunità di installare una teleferica per trasporto di materiali dai pressi della Malga Grava al Rif. Torrani. Anche questa volta furono gli elicotteri con i piloti del IV Corpo d’Armata di Bolzano a depositare al Torrani: motore, argano, fune traente e parte della portante della teleferica.

Oggi finalmente possiamo vedere l’opera conclusa e ci auguriamo che tutti possano apprezzare l’utilità e il valore. Anche in queste pagine sentiamo il vivo desiderio di manifestare ancora una volta la nostra riconoscenza ed il nostro plauso ai bravissimi piloti del IV e del V Corpo d’Armata. Ai meravigliosi Alpini della Brigata Cadore, ai validi componenti la squadra del Soccorso Alpino di Zoldo e di Agordo. All’Ente Regione che ci ha assegnato un materiale contributo, al Comune di Conegliano, agli istituti di Credito, a tutti i soci e non, che con i loro contributi ci hanno permesso di realizzare l’opera.
L’apporto prezioso di tutti rimarrà legato per sempre alla vita di questo Rifugio.

Il Presidente

Nino De Marchi
Rif. Torrani, 24 Agosto 1980

Foto di Venturino De Bona

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