Club Alpino Italiano
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12 settembre 2010: Bivacco Carnielli - De Marchi

In occasione del 40° anniversario del Bivacco “Carnielli”, la sezione di Conegliano del Club Alpino Italiano dedica la struttura anche alla memoria dell’alpinista Giuliano De Marchi, grande amico e coetaneo di Gianmario, nonché appassionato frequentatore delle Dolomiti Zoldane”. Così recitava l’invito per la cerimonia svoltasi domenica 12 settembre 2010 in una splendida giornata di sole.
Il luogo era lo stesso di quarant’anni prima: la radura di Pian dei Palui, sito incantato al cospetto dei torrioni degli Spiz di Mezzodì, da cui è ben visibile la Pala dei Lares Auta, sulla cui sommità è situato il bivacco, ora “Carnielli – De Marchi”.

Considerevole è stata la partecipazione alla manifestazione di Soci, amici e congiunti di Gianmario e Giuliano, alcuni dei quali saliti già la sera prima al bivacco.
Il nostro Presidente Diego Della Giustina ha salutato e ringraziato i convenuti, introducendo la cerimonia commemorativa e spiegandone le ragioni.
Al termine della Santa Messa in suffragio dei due amici, celebrata da Padre Sirio ed accompagnata dal Corocastel, sono stati benedetti la cornice con le foto, la nuova targa e il nuovo libro del bivacco, portati e posizionati al bivacco la domenica successiva da alcuni Soci.

Alla celebrazione è seguita una esibizione del Corocastel, con canti appropriati alla circostanza.
Hanno poi preso la parola per un saluto il sindaco di Forno di Zoldo Fausta De Feo che ha esaltato la bellezza di questi luoghi e di queste crode di cui i due amici erano innamorati e poi l’assessore coneglianese Alessio Casagrande. Sono seguiti altri interventi da parte di Luigi Brusadin (Fondazione Berti), Giorgio Brotto (CAI Veneto), Sergio Chiappin (Comitato Centrale di Indirizzo e di Controllo), nonché di un rappresentante del CAI Val di Zoldo.
Il nostro Tomaso Pizzorni ha fatto una relazione cronologica e dettagliata della storia del bivacco mentre Alessandro Masucci ha ripercorso con la mente e con il cuore, con un corposo e commovente intervento, la sua amicizia con Gianmario e Giuliano, la storia delle loro prime imprese, del loro legame e amore per questi monti.
Al termine degli interventi c’è stato un commosso ringraziamento a tutti da parte di “Nino” De Marchi, papà di Giuliano.

Giunta l’ora del pranzo gran parte dei convenuti si sono trasferiti a Malga Prampèr, dove in fraterna amicizia è stato consumato il pranzo, con i festosi canti del Corocastel.
Ora i due amici Gianmario e Giuliano sono ricongiunti nel ricordo, tra le montagne a loro care. L’invito che porgiamo a Soci, amici ed escursionisti è quello di raggiungere il bivacco per onorarne la memoria. La salita costa molta fatica, ma si tratta di una fatica che viene pienamente ripagata, come attestano le numerose testimonianze di chi in questi quarant’anni è salito lassù.

Il Corocastel a Pian dei Palù durante la cerimonia
Foto di Diego Della Giustina

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