![]() | Gita di Fotografia |
DOMENICA 21 SETTEMBRE 2025
Lago di Volaia
Alpi Carniche
Partenza | ore | 06:30 |
Dislivello salita | m | 600 |
Dislivello discesa | m | 600 |
Tempo di percorrenza | ore | 6 |
Difficoltà | E | |
Equipaggiamento | Normale da escursionismo | |
Trasporto | Mezzi propri | |
Capogita | Achille Da Dalt (349-14240221) | |
Presentazione 15 settembre 2025 ore 21:00 |
Con le auto si raggiunge il rif. Tolazzi (1.350 m), dove ha inizio l’escursione.
Saliremo sulla stradina con segnavia CAI n. 143, diretta al rif. Marinelli, per poi immettersi a sinistra su un’altra carrareccia fino ad incontrare, sulla destra, l’evidente sentiero che risale il vallone tra il Monte Coglians ed il Monte Capolago, giungendo al Passo di Volaia (1.970 m), nei pressi del Rif. Lambertenghi Romanin, poco oltre il Lago di Volaia (1.951 m) oltre il quale, in bella vista si nota il rif. austriaco Wolayerseehütte. Il Passo Volaia, dove sorge il rifugio, fu teatro di combattimenti durante la prima guerra mondiale, ed attualmente segna il confine con l’Austria. Il circondario infatti è ricco di trincee e gallerie.
L’area è di importanza internazionale dal punto di vista geologico per l’affioramento della Scogliera Devoniana del Monte Coglians formatasi tra i 416 e 460 milioni di anni fa. Michele Gortani, noto geologo e geografo friulano, ai primi del novecento aveva scoperto e studiato le oltre 500 specie fossili di coralli, stromatopore, trilobiti, gasteropodi, bivalvi e alghe della grande montagna bianca del Devoniano. Non c’è in tutta Italia e in Europa un qualcosa di equivalente di questa imponente scogliera organogena di età paleozoica. Il nucleo più rappresentativo di questo grande corpo di scogliera assai composito è costituito dal Monte Cogliàns (2.780 m), la vetta più alta della Regione e delle Alpi Carniche.
Saliremo sulla stradina con segnavia CAI n. 143, diretta al rif. Marinelli, per poi immettersi a sinistra su un’altra carrareccia fino ad incontrare, sulla destra, l’evidente sentiero che risale il vallone tra il Monte Coglians ed il Monte Capolago, giungendo al Passo di Volaia (1.970 m), nei pressi del Rif. Lambertenghi Romanin, poco oltre il Lago di Volaia (1.951 m) oltre il quale, in bella vista si nota il rif. austriaco Wolayerseehütte. Il Passo Volaia, dove sorge il rifugio, fu teatro di combattimenti durante la prima guerra mondiale, ed attualmente segna il confine con l’Austria. Il circondario infatti è ricco di trincee e gallerie.
L’area è di importanza internazionale dal punto di vista geologico per l’affioramento della Scogliera Devoniana del Monte Coglians formatasi tra i 416 e 460 milioni di anni fa. Michele Gortani, noto geologo e geografo friulano, ai primi del novecento aveva scoperto e studiato le oltre 500 specie fossili di coralli, stromatopore, trilobiti, gasteropodi, bivalvi e alghe della grande montagna bianca del Devoniano. Non c’è in tutta Italia e in Europa un qualcosa di equivalente di questa imponente scogliera organogena di età paleozoica. Il nucleo più rappresentativo di questo grande corpo di scogliera assai composito è costituito dal Monte Cogliàns (2.780 m), la vetta più alta della Regione e delle Alpi Carniche.
Social