![]() | Gita di Scialpinismo |
DOMENICA 21 GENNAIO 2018
Col Duro (2.335 m)
Gruppo del Pelmo

Partenza | ore | 07:00 |
Dislivello salita | m | 867 |
Dislivello discesa | m | 867 |
Tempo di percorrenza | ore | 2 |
Difficoltà | MS | |
Esposizione | S | |
Equipaggiamento | Normale da scialpinismo | |
Cartografia | Tabacco 025 | |
Trasporto | Mezzi propri | |
Capogita | Angelo Baldo | |
Aiuto capogita | Giuseppe Perini | |
Presentazione 24 gennaio 2018 ore 21:00 |
Riproponiamo questa gita saltata lo scorso anno per mancanza di neve. Cima molto panoramica, su pendio relativamente sicuro e che di solito non presenta grosse difficoltà.
Giunti a Longarone si imbocca la statale n. 251 della val Zoldana e si arriva al Passo Staulanza. Si prosegue fino in Val Fiorentina, dove, in base alle condizioni di innevamento, valuteremo il punto di partenza.
Si giunge in ogni caso al ponte poco dopo "Malga Pian de Vacia", a quota 1.756 m, dove si prosegue sul sentiero CAI n. 466 in direzione Nord, attraversando alcuni tratti boschivi fino a Casera Mondeval de Sot (1.841 m). Qui si continua nella medesima direzione, costeggiando il Rio Cordon per poi attraversarlo più in alto sfruttando un comodo ponticello. Si prosegue ora in direzione Nord-Est puntando verso Forcella Ambrizzola.
Arrivati al pianoro, giriamo verso destra in direzione Est e saliamo alla Forcella Col Duro, passando sotto il versante Occidentale del Becco di Mezzodì. In forcella si gira verso Sud e in breve tempo si arriva in cima al Col Duro (2.335 m).
In base alle caratteristiche del manto nevoso valuteremo se scendere dalla forcella o quasi direttamente dalla vetta su pendio libero, costeggiando il Rio Col Duro e scendendo sulla sua sinistra orografica fino al ponte a quota 1.756 m. Di qui si prosegue su stradina fino alle auto.
P.S. Portare al seguito l'attrezzatura per il terzo tempo...che non deve mancare.
Giunti a Longarone si imbocca la statale n. 251 della val Zoldana e si arriva al Passo Staulanza. Si prosegue fino in Val Fiorentina, dove, in base alle condizioni di innevamento, valuteremo il punto di partenza.
Si giunge in ogni caso al ponte poco dopo "Malga Pian de Vacia", a quota 1.756 m, dove si prosegue sul sentiero CAI n. 466 in direzione Nord, attraversando alcuni tratti boschivi fino a Casera Mondeval de Sot (1.841 m). Qui si continua nella medesima direzione, costeggiando il Rio Cordon per poi attraversarlo più in alto sfruttando un comodo ponticello. Si prosegue ora in direzione Nord-Est puntando verso Forcella Ambrizzola.
Arrivati al pianoro, giriamo verso destra in direzione Est e saliamo alla Forcella Col Duro, passando sotto il versante Occidentale del Becco di Mezzodì. In forcella si gira verso Sud e in breve tempo si arriva in cima al Col Duro (2.335 m).
In base alle caratteristiche del manto nevoso valuteremo se scendere dalla forcella o quasi direttamente dalla vetta su pendio libero, costeggiando il Rio Col Duro e scendendo sulla sua sinistra orografica fino al ponte a quota 1.756 m. Di qui si prosegue su stradina fino alle auto.
P.S. Portare al seguito l'attrezzatura per il terzo tempo...che non deve mancare.
Nella foto, di Angelo Baldo, la piccola elevazione del Col Duro dalla Forcella Rossa dei Lastoni.
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