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Gita di Escursionismo

DOMENICA 08 LUGLIO 2018

Cima Cece (2.754 m)

Catena dei Lagorai

Partenzaore06:00
Dislivello salitam1.190
Dislivello discesam1.190
Tempo di percorrenzaore6.30-7
DifficoltàEE
EquipaggiamentoNormale da escursionismo
CartografiaTabacco 014
TrasportoMezzi propri
Capogita Angelo Baldo (ASE)
Aiuto capogitaMauro Girotto (ASE)
Presentazione 03 luglio 2018 ore 21:00
La Cima Cece, con i suoi 2.754 m è, la vetta più alta dei Lagorai. Posti a Sud della Val di Fiemme, con il loro scuro porfido, sono in netto contrasto con la Dolomia delle vicine Pale di San Martino e del Catinaccio. Se da Nord ha un aspetto snello ed elegante, da vicino Cima Cece appare come una grande gobba rocciosa che scende verso la forcella Valmaggiore, con la cresta frastagliata dei Denti di Cece dominati dalla maestosa e imponente guglia del Campanile di Cece 2.696 m.
Questa Cima offre due lunghi e faticosi itinerari con partenza dalla Valmaggiore. Il percorso di salita e discesa dalla Malga Valmaggiore, il più breve, necessita comunque di un buon allenamento.
Da Predazzo si segue l'indicazione per il ristorante Miola, lo si oltrepassa, si supera un torrente e si entra in valle fino al ponte di Valmaggiore, oppure, fino ai pressi della Malga (1.620 m), in funzione dell'itinerario di salita scelto.
Lasciate le auto, si imbocca la carrareccia (ex strada militare austro-ungarica) con segnavia CAI n. 335 e si sale inoltrandoci fra abeti e larici. Superato un torrente e successivamente un tratto ripido e sassoso, si prosegue a mezzacosta, si attraversa il fondovalle e si arriva alla Conca dei Laghetti (1.930 m) che, in estate inoltrata o con scarsità di precipitazioni, può essere asciutta.
Si continua a salire su mulattiera selciata fra erba e sassi con numerose svolte e si guadagna dislivello. Lasciato un bivio a sinistra che porta ripidamente a Cima Cece si prosegue diagonalmente e si arriva a Forcella Valmaggiore e al Bivacco Paolo e Nicola (2.180 m), punto di osservazione con Cima d'Asta a Sud e Latemar e Catinaccio verso Nord.
Dopo una pausa ristoratrice e radunato il gruppo, si riprende a salire lungo il sentiero CAI n. 349, ripido nel tratto iniziale, superando un pulpito di roccette e sassi dove si trovano i resti di costruzioni austro-ungariche. Lasciato a sinistra il sentiero Don Battistin, si continua verso Cima Cece.
Dopo aver attraversato un terrazzo naturale, risaliamo lungo un ripido canalino e superate alcune roccette si arriva a una forcella a quota 2.666 m. Si prosegue a destra lungo la cresta, prestando attenzione a segnavia e ometti. Qui si possono osservare altre postazioni della Grande Guerra. Successivamente, la cresta si fa più ripida, ma zigzagando fra rocce e massi si arriva in vetta (2.754 m).
Dalla cima possibilità di godere, con una buona giornata, di un ottimo belvedere su tutto il gruppo dei Lagorai e i vicini gruppi Dolomitici.
Dopo la meritata sosta, in base alle possibilità e condizioni valuteremo quale itinerario fare per la discesa.
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