Questo ragazzo, all'epoca della morte solo 23enne, in pochi, febbrili anni di attività, aggiornò i canoni dell'arrampicata su roccia: difficoltà oltre il VI grado, ricerca e maggior valore dell'arrampicata libera, regole di ingaggio severissime, tecnica, allenamento e dedizione totale per superare i limiti fisici e mentali della scalata.
Il talento di Cozzolino era tale da strappare a Reinhod Messner un giudizio pieno di ammirazione: “Non ho mai visto nessuno forte come lui”.
Enzo Cozzolino sarà ricordato sabato 16 e domenica 17 giugno al Rifugio Mario Vazzoler, in Civetta, presenti scuole di alpinismo e gruppi di rocciatori del CAI XXX Ottobre e della Società Alpina delle Giulie. Nell'occasione verrà proiettato "Fachiri, echi verticali", il film che il regista Giorgio Gregorio gli ha dedicato assieme a Flavio Ghio, compagno di scalata di Cozzolino nella sua prima sulla Cima Scotoni.
Per saperne di più su Enzo Cozzolino e la sua importanza nella storia dell'alpinismo, leggi l'articolo di Luciano Santin sullo Scarpone on-line.
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