di Rosella Chinellato
Fra le numerose attività che la nostra sezione del CAI offre agli appassionati di montagna, l'Alpinismo Giovanile ha un posto di primo piano.
Un po' di storia: ad alcuni anni di vivace attività negli anni ottanta, ne erano seguiti altri di pausa organizzativa. Il lavoro con i giovani riprese nel 1996, con un programma gite e la settimana di Alpinismo Giovanile al Rifugio Vazzoler.
L'adesione dei ragazzi fu subito numerosa ed entusiasta e le iscrizioni andarono crescendo nel corso degli anni. Il calendario escursionistico si andò via via ampliando ed alla consueta settimana di si aggiunse il trekking attraverso i rifugi per i ragazzi dai 14 ai 18 anni.
Negli ultimi tre anni abbiamo proposto alcune escursioni invernali con le ciaspe, che hanno ottenuto molto successo.
Ma vorrei soffermarmi brevemente sugli obiettivi che stanno alla base della nostra attività. Attraverso l'escursionismo di montagna "si cercherà di sviluppare la dimensione del camminare andando alla scoperta dell'ambiente geografico, naturale ed umano ed insegnandone il rispetto". Su questi principi si basa la nostra azione con i ragazzi, con una particolare attenzione alla socializzazione.
E' importante per i ragazzi "fare gruppo", condividere le esperienze, la fatica, come la gioia della vetta.
Nelle nostre escursioni c'è sempre un tempo per l'osservazione naturalistica, geomorfologica, per la lettura del paesaggio e delle tracce che l'uomo ha lasciato nel territorio montano.
Nel corso della settimana di Alpinismo Giovanile questi contenuti vengono maggiormente approfonditi con attività specifiche dedicate alla topografia, all'orientamento con la bussola, alla lettura del paesaggio montano, al gioco.
In sintesi, penso sia importante evidenziare come l'attività con i giovani non possa prescindere da obiettivi educativi e conoscitivi, tali da dare consapevolezza all'andare in montagna. A questo scopo alcune delle nostre uscite sono volutamente a carattere naturalistico, storico o geomorfologico.
E' doveroso sottolineare come la buona riuscita della nostra attività dipenda in massima parte dalla disponibilità e preparazione degli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile e degli operatori sezionali che li supportano; grazie a loro siamo in grado di offrire un programma sempre accattivante e diversificato e di portare in montagna i ragazzi in sicurezza, soprattutto nelle esperienze più impegnative come il sentiero attrezzato e la via ferrata.
Attraverso le settimane in Rifugio ed i trekking abbiamo fatto conoscere loro i luoghi più belli delle Alpi: le Dolomiti, l'Alto Adige, la Val Masino,la Valle d'Aosta, dove nel 2005 si è svolta la settimana di Alpinismo Giovanile in Valpelline e quest'anno il trekking intorno al Monte Cervino che ha dato tante soddisfazioni.
Molti giovani iniziano a frequentare la montagna con noi a nove anni e ci restano fino ai diciotto: così, anno dopo anno, acquisiscono un buon bagaglio di esperienza che li porterà ad essere un domani degli ottimi alpinisti.
Vorrei ricordare infine la notevole attività che gli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile svolgono per la scuola nell'accompagnamento delle scolaresche in visita di istruzione in ambiente montano: spesso la presentazione in classe dei contenuti dell'uscita e la successiva esperienza pratica rappresentano per i più piccoli i primi contatti piacevoli con la montagna: se saremo capaci di affascinarli, di interessarli, avremo nuovi giovani alpinisti da accompagnare sui nostri sentieri, insegnando loro ad apprezzare la bellezza dell'ambiente montano.
Un sentito grazie va all'Amministrazione Comunale il cui supporto rende possibile la stampa del nostro giornalino "Montagna Insieme - Ragazzi", che viene distribuito nelle scuole ed è l'importante veicolo attraverso il quale possiamo far conoscere agli studenti della città la nostra attività e stimolare la loro partecipazione alla stessa.
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