Club Alpino Italiano
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Settimana di Alpinismo Giovanile 2017

Virgental - Alti Tauri - 2017

 

Settimana di Alpinismo Giovanile - CAI Conegliano

 Dall'8 al 15 luglio 2017

Johannis Hutte (m 2.121)

 

Il diario dei ragazzi e le immagini della settimana!

 


Sabato 8 luglio 2017 – Arrivo al Campo Base

Dopo un lungo viaggio in auto, verso l'Austria, con tappa al bel Lago di Landro, siamo giunti a Pragraten, negli Alti Tauri. Il nostro percorso partiva dal vecchio mulino Islitzer di Hinterbichl, da dove abbiamo caricato i bagagli sulla navetta del Venediger Taxi che li avrebbe portati allo Johannis Hutte. I tratti di salita su strada sono stati un po' noiosi, ma fortunatamente con alcune scorciatoie che hanno variato il lungo percorso verso il nostro rifugio (8 km e 850 m di salita). Più o meno a metà, è comparso davanti a noi il Grossvenediger, con la sua splendida cresta ghiacciata. Dopo circa tre ore di camminata, eccoci arrivati alla meta! Il rifugio è accogliente con camerate in legno ed è molto ben organizzato. Unica pecca l'elevata presenza di mosche a causa della vicina presenza delle mucche. Dopo esserci sistemati nei nostri giacigli, abbiamo cenato e concluso la serata con le presentazioni reciproche per conoscerci meglio. Alcuni di noi hanno giocato a carte e altri sono andati a leggere in camera. La nostra prima cena austriaca ha lasciato un pò a desiderare (zuppetta e spaghetti scotti!). Speriamo in meglio domani...

Edoardo, Alessandro, Riccardo M.

 

Domenica 9 luglio 2017 – Vicini vicini al Grossvenediger

Oggi sveglia presto perchè il meteo dava tempo instabile. Colazione austriaca con pane non proprio come siamo abituati noi... Partiti con cielo limpido verso il Defreggerhaus e lungo l'itinerario c'è stata una piccola lezione degli accompagnatori sulla geologia, sulla forma delle valli glaciali con le loro rocce montonate. Abbiamo visto molte specie di fiori e tante marmotte, tra cui una famigliola intera. Durante una sosta abbiamo avuto la visita di alcune pecore. In particolare un maschio adulto molto dolce che si faceva accarezzare strusciandosi contro di noi. Abbiamo catturato un sacco di fiori con la macchina fotografica. Beh... potremo parlarvi del ghiacciaio anche se non ci siamo stati sopra. Non so cosa dire... Io non mi ricordo le morene... Aspetta, cosa sono? Eh... Al rifugio siamo andati su un'altura per vedere meglio il ghiacciaio del Grossvenediger. C'era un gruppo di italiani che erano stati in cima. La cosa più divertente è stata, in discesa, la mega battaglia di palle di neve intorno a un laghetto. Siamo stati colpiti tutti e tre! Ciao a tutti.

Stefan, Camilla, Giulia

 

Lunedì 10 luglio 2017 – Di valle in valle

Grazie alla pioggia mattutina, ci siamo alzati con calma... Tempo di fare colazione e le condizioni sono migliorate... che sfortuna! Ci siamo incamminati per il Turmljoch a 2.772 metri.  Anche oggi pecore, marmotte e rane lungo il percorso. Al passo tirava un ventaccio. C'erano ometti alti quasi due metri e sembrava quasi un cimitero! Con calma siamo scesi lungo la valle parallela alla nostra, la Maurertal, originata dall'erosione di un ghiacciaio. Giunti al Rostocker Hutte, il sentiero proseguiva di fianco alle cascate del Maurerbach. Durante la discesa ci è caduta un pò di acqua in testa! Quasi in fondo alla valle ci siamo fermati per una bibita al Stoanalm e le vacche che avevamo trovato poco prima ci hanno perseguitati a causa dei nostri vestiti colorati. Con la massima pioggia siamo giunti alla fermata del Venediger Taxi a Stroden. Ci siamo riparati sotto il tetto di un maso. Grazie al servizio taxi siamo potuti rientrare in breve tempo al nostro rifugio. Abbiamo stabilito il record di velocità a farci la doccia: un gettone da 6 minuti in 3 di noi! Stasera partita a carte (a buassa...).

Fulvio, Vittorio, Francesco A.

 

Martedì 11 luglio 2017 – Le cascate della Umbailtal

Siamo proprio comodini... siamo scesi con il pulmino fino a Stroden per iniziare la nostra passeggiata! La meta era il Clara Hutte. Durante il percorso abbiamo potuto ammirare le fantastiche cascate Umbalfalle, formate dal torrente Isel. Sono molto impetuose e con il sole si vedeva anche un arcobaleno! In certi punti panoramici (passerelle sospese), l'acqua vaporizzata ci rinfrescava. Vi consigliamo una sosta alla Islitzer Alm per giocare con gli ossi di pesca! Verso la fine del percorso si potevano osservare i resti delle slavine primaverili che occupavano il corso del torrente il quale aveva scavato una galleria sotto la neve. Arrivati al Clara Hutte abbiamo ammirato il Pizzo Rosso di Predoi che confina con l'Italia in Val Aurina. Durante il rientro abbiamo familiarizzato con degli austriaci di Graz. Arrivati al parcheggio ci siamo fatti i gavettoni con le borracce piene di acqua! E stasera giocheremo a tombola. Ciao, alla prossima!

Filippo, Matteo, Angelica

 

Mercoledì 12 luglio 2017 – Al castello fra le rocce

Anche oggi abbiamo preso il Venediger Taxi per scendere in paese, a Hinterbichl per poi andare a Wallhorn. L'autista guidava un po' veloce su per i tornanti e uno del gruppo ha deciso di buttare al vento la colazione... La nostra camminata verso il Neue Sajathutte è stata caratterizzata da nuvole a bassa quota che ostacolavano la vista del panorama alla finestra (c'era un posto che si chiamava proprio così). Uno dei sentieri passava in mezzo al pascolo delle mucche ed era tappezzato di buasse! Durante il tragitto, alto sulla Virgental, abbiamo trovato molti fiori e Santina era entusiasta. Al rifugio si è fatto osservare un camoscio che correva spaventato da un cane. C'erano anche le stelle alpine!! Il rifugio sembrava un castello, avendo due torri. C'era anche una palestra interna di arrampicata... a 2600 metri! Siamo scesi molto attentamente lungo il sentiero che tagliava un ripidissimo pendio erboso. Abbiamo raggiunto lo Stabanthutte dove c'erano dei coniglietti che qualcuno ha cercato in tutti i modi di sfamare. La pioggia ci ha sorpresi a pochi minuti dalla fine dell'escursione; poi abbiamo potuto ammirare un bellissimo doppio arcobaleno. Stasera c'è stata una lezione di Franca sulle rocce metamorfiche, osservando dei bei granati. Ciao, ciao!

Davide, Claudia, Riccardo G.


Giovedì 13 luglio 2017 – Traversata in alta quota!

Questa mattina doveva esserci il sole ... ma invece pioveva e per questo motivo abbiamo ritardato la partenza. Dovevamo arrivare alla Zopetscharte, a 2.948 metri. Abbiamo attraversato pascoli di alta quota, finché siamo giunti in una zona con poca vegetazione e ricca di frane e nevai. Il territorio geologicamente era composto da rocce metamorfiche che erano suddivise in strati colorati in modo differente e si sfogliavano in pezzi fragili. In forcella si vedeva un panorama stupendo ed anche il Lago Gelato. Per scendere verso l'Eisseehutte, abbiamo utilizzato un sentiero attrezzato, percorso con imbragatura e set da ferrata. In alcuni punti si trovava della neve su cui quacuno è scivolato sul sedere. Al rifugio, nostra meta, si è scatenata una guerra di palle di neve. Dopo un percorso, prima su pascoli e poi nel bosco, abbiamo aggirato la montagna e siamo arrivati a valle, a Bichl. Qui il servizio recupero AG CAI Conegliano (Venediger Taxi) ci ha riportato al nostro rifugio dopo 900 metri di salita, 1.500 di discesa e 18 km!  Alla fine, i forti sono scesi a petto nudo, chi con tartaruga dritta e chi rovescia! Una gita pietrosamente memorabile.

Francesco C., Ottavio, Giuseppe

 

Venerdì 14 luglio 2017 – Dalle rocce alle mappe

Dunque... fateci pensare... Siamo partiti per andare a fare boulder, cioè arrampicata sui massi a 10 minuti di camminata dal rifugio. Ci siamo messi l'imbragatura e abbiamo fissato la corda al masso per assicurarci. Salivamo con gli scarponi o con le scarpette da arrampicata o da ginnastica. Poi spostavamo la corda da un masso all'altro. Marco assicurava e Gigi insegnava ai novellini. La pioggia non ci ha permesso di salire sul roccione più grande. Quindi abbiamo trovato riparo in un anfratto. Siamo tornati al rifugio ma Davide era rimsato a leggere il suo libro vicino a un masso... Allora Gigi è andato a riprenderlo! Nel pomeriggio in camerata si è svolto il gioco dell'obbligo o verità. Poi abbiamo fatto lezione di topografia con gli accompagnatori (qualcuno la chiama Google Maps...). Ora sappiamo leggere una carta e orientarla. Questa sera è in programma lo show finale dei ragazzi!! Ciao, ciao.

Stefan, Francesco C., Edoardo

 

Sabato 15 luglio 2017 – La sfida finale!

Piove ... accidenti! Oggi c'è la Caccia al Tesoro, 24 quiz da risolvere in un'ora e mezza, su argomenti diversi, tra cui geologia, fauna e flora. Nonostante le condizioni meteo, abbiamo corso sotto la pioggia per recuperare materiali, per fare fotografie e poi dentro al rifugio a cercare di rispondere alle domande. Eravamo divisi in 3 squadre da 6 giocatori, oltre ad un accompagnatore. Tutti noi eravamo impazienti di scoprire quali fossero i premi messi in palio. Alla fine tutti sono arrivati sul podio ... e c'erano premi per tutti: cartine topografiche, zainetti, coprizaini, asciugamani tecnici. E come se non bastasse, per il pranzo, i gestori del rifugio ci hanno fatto la sorpresa di prepararci gli hamburger con le kartoffeln (fritte)! Dopo tante "suppen" serali... Ci hanno anche regalato il gelato. Qualcuno di noi si è anche bevuto l'ennesimo Almdudler, una bevanda gassata austriaca a base di erbe (ricetta segreta). Anche oggi ci aspettava una camminata ... la discesa per 800 metri fino al fondovalle, anche se sembravano di meno (forse per il nostro allenamento).

Hallo auf das nachste jahr!

Fulvio 

Un caloroso ringraziamento per l'ospitalità al DAV di Monaco ed ai gestori del Johannis Hutte!

 

I protagonisti

Angelica Pradella, Edoardo Pradella, Vittorio Pol, Riccardo Maria Moro, Fulvio Della Giustina, Riccardo Granzotto, Filippo De Poi, Davide Zandonella, Matteo Gottardi, Alessandro Vaghini, Camilla Vaghini, Giuseppe Cesa, Francesco Cesa, Francesco Annibal, Stefan Kartaljia, Claudia Liberali, Giulia Fornasier, Ottavio Menotti. 

Gli accompagnatori

Luigino Pase (AAG), Diego Della Giustina (AAG), Santina Celotto (AAG), Franca Valt (ASAG), Roberto Introvigne (ASAG), Marco Zanin, Angelo Iacovino, Marta Pase