Club Alpino Italiano
Sezione di Conegliano

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Avvicinamento su due o quattro ruote

Per effettuare un’escursione sulle nostre montagne ed in particolare nelle Dolomiti, la cosa essenziale per noi di pianura è stata fino ad oggi la disponibilità del mezzo di trasporto e fortunatamente c'è stato solo l'imbarazzo della scelta, con le vetture adatte a qualsiasi terreno. In breve si raggiunge l'accesso al sentiero, anche se distante un centinaio di chilometri.

Ora tutto potrebbe essere rimesso in discussione e ci potremmo veder costretti a rispolverare le vecchie biciclette, per molto tempo snobbate e dimenticate nelle nostre cantine. Il cambiamento è dovuto all'attuale crisi che rende (forse) tutto più difficile, riportandoci indietro di 40 anni e più, quando la bici ci conduceva a volte anche lontano, per consentirci di salire verso un rifugio oppure ad una cima.

Eravamo costretti a scegliere mete non molto lontane, per ovvi motivi, ma a volte superavamo l'ostacolo portandoci in zona già dalla sera precedente e non di rado dormendo all’interno di un occasionale fienile.

Noi saremmo comunque favoriti dalla posizione geografica di Conegliano, a ridosso delle prealpi e con i tanti percorsi fattibili, pur dovendo rinunciare alle incomparabili bellezze delle Dolomiti. Tutto questo non è più possibile per noi ottantenni ma ricordo che 50 anni fa la cosa era del tutto normale. La bici ci rendeva, in un certo modo, indipendenti nel programmare una gita piuttosto di un'altra.

Ai nostri giorni il motivo scatenante potrebbe essere diverso ma è diversa anche la condizione del traffico. La sicurezza per i ciclisti è rappresentata solo dalle piste ciclabili, purtroppo ancora insufficienti. Vedremo in futuro se sarà possibile spostarsi di qualche decina di chilometri, pedalando in sicurezza, così da abbinare ciclismo ed escursionismo, cosa tanto più semplice ora che le biciclette sono super dotate tecnicamente.

Tra le mete più volte raggiunte anni fa posso citare il Passo di San Boldo, il Passo di Praderadego, il Cansiglio, il Col Visentin (con partenza dalla localita di Nove sul Fadalto), il Monte Cesen da Valdobbiadene oppure ancora la Valle del Mis.

Per i nostri figli ed ancor di più per i nipoti, speriamo che tutto (o quasi) ritorni come prima, per poter raggiungere le impareggiabili Dolomiti, con le albe ed i tramonti davvero unici per l'infinità di colori, tanto da sembrare dipinti dal Pittore Massimo che le volle così al momento della creazione.

Tino Peccolo - Socio CAI da oltre 60 anni

 


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