Club Alpino Italiano
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Settimana di Alpinismo Giovanile 2021

 

Val Aurina 2021

 

 Dal 27 giugno al 4 luglio 2021

 

Il diario dei ragazzi e le immagini della settimana!

 


 

Domenica 27 giugno - arrivo a Casere

  
  


Partiti alle 9 circa da Conegliano, siamo arrivati al lago di Landro dove abbiamo pranzato.

Siamo ripartiti per giungere a destinazione alla pensione Stern verso le 16:30.

Dopo esserci sistemati nelle camere, abbiamo fatto una passeggiata lungo la Via Crucis per arrivare alla chiesetta del Santo Spirito.

Ha un metodo alternativo di confessione: i peccatori devono attraversare una fessura all’interno di un grande masso per liberarsi dai propri peccati. Ottima l’acqua fresca della fontana vicino alla chiesa.

Dopo una piccola spiegazione storica (grazie Gigi!), siamo ripartiti passando per un pascolo dall’altra parte del torrente Aurino.

Dopo una buona cena, ci siamo trovati tutti assieme per conoscerci meglio e per condividere le indicazioni per i prossimi giorni.

Noi ragazzi grandi domani saliremo lungo la Val Rossa verso il rifugio Giogo Lungo, mentre i più piccoli saliranno al lago Waldner.

Per oggi basta così, buona notte.

Camilla V. e Giuseppe C.

 

Lunedì 28 giugno - la prima escursione della settimana

  
  

 

Stamattina ci siamo preparati per l’escursione, e abbiamo ricevuto dagli accompagnatori una cartina topografica della zona. Cosi durante la gita siamo riusciti quasi tutti ad orientarci in modo autonomo. Durante la salita abbiamo fatto varie tappe all’interno di un bosco, dove Santina ci ha spiegato la forma degli abeti e ci ha dato qualche informazione sulla geologia del luogo.

Abbiamo proseguito in direzione della nostra meta, passando per dei prati e poi un terreno molto roccioso. Siamo quindi arrivati al Lago Waldner, l’acqua era limpidissima e molto fredda perché attorno al lago c’erano dei nevai e una parte del lago era ancora ghiacciata.

Attorno al lago abbiamo visto molte rocce ricoperte da licheni.

Dopo pranzo siamo ripartiti verso la Malga Starkl e siamo passati in una valle percorsa da un torrente dall’acqua trasparente: Santina ci ha spiegato che il colore dell’acqua era dato dalla sabbia che si trova sul fondo.

Poi ci ha anche spiegato la morfologia della valle, e di come alcune piante ed alcuni animali siano riusciti a sopravvivere alla glacazione.

Alla fine abbiamo percorso un bel sentiero in discesa all’interno del bosco e siamo ritornati alla nostra base. Abbiamo camminato per circa 15 km e 800 metri di dislivello. Eravamo poco stanchi e siamo pronti per l’escursione di domani, alla prossima!

Pietro M. e Enrico M.

 

Martedì 29 giugno - tutti al Rifugio Tridentina

 

  
  


Stamattina siamo partiti un po’ più tardi del solito, perché pioveva, in direzione del Rifugio Tridentina. Il primo tratto del percorso è stato facile, lungo una strada sterrata quasi in piano. Abbiamo visto il torrente Aurino carico d’acqua, alcune mucche e dei fiori particolari, come la Campanula Barbata, il Geo Montano e il Rododendro. Siamo arrivati alla Malga Kehrer dove abbiamo fatto una sosta per un piccolo spuntino.

Da lì in avanti il sentiero si è fatto più stretto e più ripido, ma in breve siamo arrivati ad un bellissimo pianoro, subito dopo la Malga Lahner. Poi abbiamo iniziato a salire verso il Rifugio Tridentina, la nostra meta. Abbiamo attraversato un paio di torrenti e due facili nevai verso la fine della salita.

Arrivati al rifugio c’era abbastanza vento e abbiamo avvistato una marmotta. Il panorama era bellissimo, ricco di nevai, ghiacciai e torrenti impetuosi.

Dopo esserci riposati, ci siamo avviati sulla strada del ritorno, ma purtroppo lungo il sentiero abbiamo anche preso un po’ di pioggia. I torrenti erano ancora più ricchi d’acqua, sia per il disgelo che per la pioggia.

Al ritorno ci siamo fermati di nuovo alla Malga Kehrer, dove un signore gentile ci ha offerto delle tavolette di cioccolata.

Infine siamo rientrati al nostro albergo, felici di aver trascorso una stupenda giornata.

 

Federico F. e Samuele C.

 

Mercoledì 30 giugno - una giornata di (quasi) riposo

  
  

Oggi avrebbe dovuto essere una giornata di riposo, invece abbiamo fatto 400 metri di dislivello in due ore. Durante la salita ci siamo imbattuti in dei prati pingui pieni di fiori, in delle malghe (alcune integre, altre sfondate) e in uno gnomo (Elia con una foglia di Cavolaccio verde in testa).

Abbiamo fatto la sosta per il pranzo alla malga Steger dopo un rilassante stretching.

Durante la discesa la pioggia ci ha disturbato un po’, ma per fortuna il sentiero si è snodato al coperto del bosco.

Siamo quindi arrivati alla miniera di Predoi e, dopo essere saliti su di un piccolo trenino, siamo entrati nel cuore della montagna per circa un chilometro. All’interno una guida ci ha spiegato le varie fasi degli scavi attorno alla vena di rame (alcuni durati anche oltre ottant’anni!). A piedi ci siamo inoltrati ancora più a fondo nelle strette e umide gallerie, dove la guida ci ha raccontato la storia della miniera e della vita dei minatori.

All’interno della miniera c’erano circa 8 gradi, così quando siamo usciti pensavamo di scaldarci con la temperatura dell’ambiente esterno. Però nel frattempo anche la temperatura esterna si era abbassata drasticamente, così ci siamo coperti con tutto ciò che avevamo. Nonostante ciò alcuni di noi si sono comperati addirittura un gelato!

Mentre salivamo sulle auto per andare a vedere il Museo Provinciale delle Miniere di Cadipietra, improvvisamente ha iniziato a grandinare, e in breve la strada si è imbiancata.

Arrivati al museo, abbiamo visto un video in cui ci è stata spiegata meglio la vita dei minatori. Per rendere attrattivo un lavoro così pesante, nella vita sociale i minatori avevano dei privilegi rispetto al resto della popolazione, come un salario molto più alto, l’esenzione dai dazi e la possibilità di sposarsi senza chiedere autorizzazione.

All’uscita alcuni di noi hanno comperato dei souvenir.

Alla sera abbiamo concluso in bellezza con una cena buonissima e la torta di compleanno di Marco.

Eva G. e Elisa Z.

 

 

 

Giovedì 1 luglio - una nuova avventura

Questa mattina ci siamo spostati in macchina per circa 20 minuti, per arrivare al paese di San Giovanni. Abbiamo iniziato la salita prima su una strada sterrata e poi su un sentiero in mezzo al bosco. Siamo quindi passati alla malga Hoferpauler per arrivare infine al rifugio Kegelgassl, percorrendo un sentiero a zig-zag. In tutto abbiamo percorso circa 700 metri di dislivello.

Dopo aver mangiato, siamo andati all’interno del rifugio perchè c'era la stufa accesa e abbiamo apprezzato la temperatura gradevole. Abbiamo aspettato che passasse uno scroscio di pioggia e abbiamo fatto una lezione di topografia.

Infine è uscito anche il sole e siamo scesi per lo stesso sentiero, prendendo qualche scorciatoia.

Al ritorno alcuni di noi si sono fermati nella bottega di uno scultore e hanno acquistato delle piccole opere in legno.

Dopo cena abbiamo guardato un film nel quale un cucciolo di orso perde la madre e si trova sperduto tra le montagne. Tra imprevisti e cacciatori, riesce a trovare un altro orso con cui fa amicizia.

Domani ci aspetta un’escursione impegnativa, buona notte a tutti!

 

Flavio Z.

 

Venerdì 2 luglio - escursione in Valle del Rio Bianco

Dopo un’abbondante colazione (come ogni mattina), noi ragazzi più grandi ci siamo spostati con le auto in Valle del Rio Bianco. Dal parcheggio siamo saliti per il bosco, passando attraverso alcune malghe di alta montagna, per arrivare infine alla nostra meta: il Rifugio Giovanni Porro a 2.400 metri circa. Poiché il rifugio si trova nei pressi di una forcella, un forte vento freddo ci ha accolti negli ultimi metri.

Molto rilassante è stato il rumore dell’acqua dei numerosi torrenti che abbiamo incontrato lungo il percorso. La vegetazione è cambiata man mano che si saliva in quota: all’inizio il bosco era costituito prevalentemente da larici e abeti, poi più in alto i prati d’alta quota hanno preso il sopravvento, con una prevalenza di rododendri in fiore. Nei pressi del rifugio la vegetazione ha lasciato il posto alle pietraie.

Al rifugio abbiamo pranzato e ci siamo riposati per lo sforzo della salita, mentre Giuseppe e Roberto sono saliti sulla cima del Monte Caprioli. La discesa è stata molto veloce e siamo rientrati rapidamente alle auto.

E’ stata veramente una bella escursione, che ci ha dato modo di osservare il paesaggio alpino di quella valle.

Domani è purtroppo l’ultimo giorno di escursione, speriamo di concludere con una bella giornata di sole.

 

Ottavio M.

 

NdR: i ragazzi più giovani sono saliti al rifugio Giogo Lungo, le foto che trovate in alto si riferiscono a questa escursione.

 

Sabato 3 luglio - sempre più in alto

 
  

Oggi ci siamo svegliati con il sole e ci siamo avviati verso il Passo dei Tauri, il punto più alto della nostra settimana. All’inizio il percorso era pianeggiante, ma poi è iniziata la salita. Siamo arrivati ad una malga molto particolare: l’edificio era chiuso, ma in cambio di un'offerta si potevano prendere delle bibite lasciate al fresco in un abbeveratoio. Dopo la malga siamo arrivati in una strada sterrata dove abbiamo visto una vipera che prendeva il sole.

Più avanti, vicino ad un’altra malga, il nostro itinerario proseguiva su una comoda mulattiera che saliva con molti tornanti. Ad un certo punto abbiamo visto delle mucche e delle caprette; una capretta ha iniziato a seguirci ed ha continuato a farlo finché Angelo non l’ha riportata giù con il resto del gregge.

Oramai mancava poco alla nostra meta perché si vedeva bene la croce del passo. In pochi minuti siamo arrivati in cima e ci siamo vestiti perché c’era dell’aria fredda.

Il panorama era emozionante su entrambi i versanti e c’era una roccia che segnava il confine tra l’Italia e l’Austria.

Ci siamo riposati e abbiamo mangiato i panini del pranzo. Durante la discesa abbiamo incontrato di nuovo il gregge di capre e siamo arrivati alla Malga Obere Tauern dove abbiamo bevuto degli ottimi succhi.

Infine siamo scesi per un nuovo sentiero fino ad una strada sterrata che ci ha riportati al nostro albergo.

Sono stato molto felice dell’escursione, anche perché l’attività è stata gestita dai ragazzi più grandi, supervisionati dagli accompagnatori.

 

Elia G.

 

Domenica 4 luglio - la caccia al tesoro

L'ultimo giorno della settimana ci ha portato la tradizionale caccia al tesoro. Le tre squadre si sono sfidate impegnandosi a fondo, rispondendo a varie domande relative a temi affrontati durante la settimana, quali flora e fauna, topografia, le miniere di rame, cultura e lingua locale, ecc. e tutti hanno meritato il premio finale. Dopo le lasagne di Igor e il gelato finale, ci siamo salutati, perché è arrivato il momento di tornare a casa.

Siamo un po' tristi, perché forse avremmo voluto rimanere in montagna ancora qualche giorno, ma molto soddisfatti perché quest'anno la settimana, pur preceduta da molte incertezze, si è svolta come le altre, anche meglio di tante altre.

Innanzi tutto per merito dei ragazzi. Dopo un anno difficile, pensavamo che non fosse facile farli convivere ad età diverse: hanno comportamenti ed esigenze differenti. Ma loro si sono adattati subito e le differenze sono state superate dalla voglia di stare assieme e di fare gruppo.

Non sappiamo quanti di loro hanno deciso di partecipare con entusiasmo fin dall'inizio e quanti sono arrivati "spintaneamente", ma siamo sicuri che sono ritornati a casa felici, con le immagini di panorami bellissimi ancora negli occhi, orgogliosi di aver raggiunto tutte le mete in programma, e pronti per nuove avventure in montagna.

La settimana di AG non si può svolgere senza il supporto indispensabile delle famiglie, e quindi grazie a tutti i genitori che ci hanno affidato i loro ragazzi, con la speranza di ritrovarli un po' più maturi e consapevoli di quando sono partiti. Siamo certi che questa speranza, in qualcuno di più in qualcuno di meno, si sia concretizzata.

Infine un grazie va a Igor, che con la sua ospitalità e la sua simpatia ci ha garantito un soggiorno molto gradevole, sicuramente prima o poi torneremo a trovarlo.

A tutti, un arrivederci a presto in montagna!

 

Gli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile

 

 

I Protagonisti

Enrico Marzella

Ottavio Menotti

Samuele Cattai

Elisa Zanella

Flavio Zandonella

Pietro Mantese

Giuseppe Cesa

Eva Grandi

Elia Grandi

Federico Florian

Camilla Vaghini

 

Gli accompagnatori

Luigino Pase, Santina Celotto, Livio Vertieri, Diego Della Giustina, Marco Zanin, Angelo Iacovino, Rosella Chinellato, Roberto Introvigne, Carla De Cian