Club Alpino Italiano
Sezione di Conegliano

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Settimana di Alpinismo Giovanile 2015

 Valbruna 2015

Settimana di Alpinismo Giovanile - CAI Conegliano

Casa Alpina Julius Kugy (m 800)

 

Il diario dei ragazzi


Sabato 4 luglio 2015 – Arrivo al Campo Base di Valbruna

Con grande entusiasmo questa mattina siamo partiti da Conegliano ed avevamo come meta il Rifugio Montasio, in Valbruna. Lì abbiamo visitato il Parco Tematico della Grande Guerra, un percorso di postazioni austriache ricostruite. Erano presenti anche delle gallerie dove i soldati erano posti a difesa del confine italo-austriaco. Oggi si sudava come i cammelli per il gran caldo. Santina era grondante di sudore. Tornati a valle, dopo una pausa con gran bevute al Rifugio Montasio, ci siamo diretti al nostro alloggio che sarà il campo base per l’intera settimana, la Casa Alpina Julius Kugy, situata a Valbruna. Siamo soddisfatti della cena, sperando che anche le prossime siano altrettanto buone. C’è un coniglio che gira per gli ambienti del rifugio! Non ci volevamo credere ma è proprio così … è la mascotte della casa. Stasera abbiamo concluso con una “navigata” in Google Earth sulle montagne della zona e vedendo un film sulla salita di Julius Kugy alla Parete Nord del Montasio, il monte più imponente delle Alpi Giulie. Kugy era un alpinista dei primi anni del ‘900, amante delle Alpi Giulie. Alla prossima!

Giacomo L., Leonardo, Elia

 

Domenica 5 luglio 2015 - Al cospetto del Montasio!

Oggi, rispetto a ieri, abbiamo fatto un’escursione più impegnativa. Siamo partiti dalla Malga Saisera, in fondo alla Valbruna. La meta prescelta era una cima di fronte al Jof di Montasio, lo Jof di Sompdogna. Il sentiero iniziava con una salita molto ripida che ci ha preso di sorpresa, ma non ci siamo dati per vinti. Infatti, in totale abbiamo fatto oltre 900 metri di dislivello. La prima tappa era al Rifugio Grego dove tutti si sono presi una bibita perché faceva molto caldo. Dopo una breve sosta, siamo partiti per la vetta lungo un sentiero esposto al sole che oggi picchiava fortissimo. Prima di arrivare in cima c’è stata un’altra pausa in un ricovero austriaco della Grande Guerra. Attivati sullo Jof eravamo tutti soddisfatti, nonostante la lunga camminata sotto il sole ed abbiamo firmato il libro di vetta. Come spesso accade, abbiamo percorso un anello, scendendo verso il Bivacco Stuparich, un famoso alpinista e scrittore di poesie. Eravamo tutti assetati perché l’acqua scarseggiava e noi avevamo già svuotato le borracce. Però, grazie all’orecchio fine di Stefano e alla ricerca di Gigi, in discesa abbiamo trovato un torrente “ristoratore”. Questa sera ci divertiremo con un gioco, presentandoci a vicenda.

Angelica, Riccardo G., Federico

 

Lunedì 6 luglio 2015 - Con i camosci a Sella Nabois

Partiamo subito dalla salita, dice Vittorio,.... Di già? Dice Alberto... A dire il vero, raccontano i ragazzi, la passeggiata è iniziata dolcemente, ma abbiamo fatto sul serio 1.200 m di dislivello passando per  il Rifugio Pellarini da dove si vedeva la nostra casa J. Kugy. Ma non ci siamo mica fermati, eh no, perché le nostre gambe vanno da sole ormai! E quindi tutti su, verso la forcella Nabois. Caldo, caldo, caldo, e ancora caldo e questo accentua la fatica. Per riprendere le forze ci siamo fermati un bel po', e magia magia, eccoli apparire tre camosci. La discesa sul ghiaione è stata bella e impegnativa. Di nuovo giù al Rifugio Pellarini abbiamo dato fondo agli ultimi panini. Oggi l'acqua fortunatamente non è mancata rispetto ai giorni precedenti. Speravamo in un pediluvio finale ma alle sei era troppo tardi, perché il pollo peruviano ci stava aspettando… E ora la serata continua con un film.... “La via eterna" sulla cengia degli Dei, ambientato proprio sullo Jof Fuart. Baci a tutti..... Ci sta... ci sta, dice Ferdinando, dopo una camminata così dura i baci ci stanno… E giù tutti a ridere!

Alberto, Ferdinando, Vittorio

 

Martedì 7 luglio 2015 - Conquista del Cacciatore!

Jacopo se ne esce subito con un... È stato bello! Oggi cabinovia, sentiero attrezzato, Cima del Cacciatore e discesa di 1444 metri... avete capito bene! Proprio così! Ma andiamo per ordine. Oggi nei nostri zaini sono finiti gli imbraghi, caschi, corda, e set da ferrata, perché la cima prevedeva un tratto di sentiero ferrato. Certo che la prima parte dell'escursione è stata proprio comoda, perché abbiamo raggiunto il Santuario dei Monti Lussari in cabinovia. Nel Santuario ci siamo dati la mano in semicerchio con Renzo...è stato emozionante. E poi partenza per il sentiero che in breve ci ha condotti al tratto attrezzato e da qui con grande attenzione fino alla cima. Da su il panorama intorno era mozzafiato con tutte le cime! E naturalmente panini...  La discesa è stata lunga, ma noi chiacchierando non ce ne siamo quasi accorti. Ora anguria in giardino e partita a calcio finale ...

Jacopo, Fulvio, Sebastiano

 

Mercoledì 8 luglio 2015 - Dentro la montagna!

Siamo stati alle miniere di Raibl del Predil ed al Museo Militare. La miniera risale al tempo dei romani. Proprio lì una volta estraevano zinco e piombo. Dopo tutto il caldo di questi giorni, abbiamo potuto assaporare un po’ di fresco dentro le gallerie! C’erano solo 6 gradi, quasi come stare in un frigorifero. All’ingresso una guida mineraria ci ha spiegato la storia della miniera e ci ha fatto vestire pesante, fornendoci un elmetto. E poi via, ... dentro i tunnel prendendo anche un trenino elettrico! Pensate che siamo arrivati fino a un chilometro e mezzo dentro il monte. Siamo rimasti colpiti dal buio spettrale della miniera, pensando anche ai poveri minatori equipaggiati di una torcia frontale. Abbiamo anche visto i motori che azionavano l’ascensore. Siamo poi stati a visitare il museo militare e quindi di nuovo a Valbruna. Partite a poker, a calcio, e poi … topografia con gli accompagnatori che hanno spiegato “a puntino” … come fare per non perdersi! Per qualcuno di noi ha avuto l’effetto di un sedativo … ma forse era solo la pressione che è calata con il temporale! Dopo cena ci aspetta la tombola a premi e Franca che vorrebbe raccontarci la storia del camoscio bianco con le corna d’oro.

Giacomo G., Matteo, Riccardo M.

 

Giovedì 9 luglio 2015 - Il grande Mangart, Nives e Romano

Oggi è il compleanno di Giacomo Lucheschi, perciò come risveglio gli siamo saltati tutti sul letto! Però subito dopo ci siamo ricordati che avevamo un fuori programma ai Laghi di Fusine, verso il Rifugio Zacchi, sotto il Mangart, un'altra cima delle Alpi Giulie. I due laghi erano stupendi, uno di colore blu ed uno verde. Fatto il giro dei laghi ci siamo incamminati verso un punto da cui li avremmo visti dall'alto. Lì era molto bello anche perché c'era un prato con una distesa di seneci, dei bellissimi fiori gialli. Poi Franca ci ha raccontato finalmente la storia del camoscio bianco dalle corna d'oro. Era un po' triste ma insegnava a rispettare la natura. Siamo quindi ripartiti per il rifugio dove ci aspettava Diego, salito per la strada. C'erano anche le bariste bionde con cui i ragazzi provavano ad "attaccare bottone". Tornata alla Casa Alpina, dopo cena, c'è stata un'altra novità: siamo andati a Tarvisio ad una serata di beneficienza per i bambini colpiti dal terremoto del Nepal. C'erano anche gli alpinisti tarvisiani Nives Meroi e Romano Benet che hanno scalato il Kanghenjujnga (più o meno si scrive così - ndr), il terzo 8.000 del mondo. Alla fine ci siamo congratulati con loro per l'impresa ed abbiamo fatto un selfie (più o meno) con loro!

Federico, Matteo

 

Venerdì 10 luglio 2015 - Tutti sullo Jof di Miezegnot

C'era un sole che spaccava le pietre ma si stava bene per via dell'arietta fresca! E' stata una gita molto lunga con il dislivello maggiore. La cima dello Jof di Miezegnot ci aspettava per ultima perché così ci avrebbe trovato già stanchi ... ooops ... allenati! Jof è il nome che danno alle montagne di questa zona e "miezegnot" significa mezzanotte. Siamo saliti trovando i lamponi di bosco, poi Cappella Zita e quindi per un percorso impegnativo verso la cima ma siamo stati ripagati per il bellissimo panorama. Abbiamo trovato tanti pezzi di bomba, pallottole e bossoli della Prima Guerra Mondiale. In vetta non c'era la classica croce di ferro ma di alluminio. Dopo aver fatto uno spuntino, siamo scesi verso il Rifugio Grego passando per il Bivacco Alpini Gemona e per una malga dove c’erano dei cani feroci. Arrivati al Grego abbiamo ripreso il fiato con una piccola pausa per poi scendere a Malga Saisera dove ci aspettavano i “taxi” di Diego e Franca. Ma ben dieci di noi hanno percorso sei chilometri a piedi fino a Valbruna, cantando a squarciagola, accompagnati dal baldo Renzo! Adesso stiamo aspettando il frico, un piatto tipico della zona, a base di patate e formaggio. E poi si gioca a poker. Alla prossima!

Angelica, Vittorio, Jacopo

 

Sabato 11 luglio 2015 – Caccia al tesoro

Quando si arriva al sabato è consuetudine che i ragazzi si affrontino a squadre, con la sfida della caccia al tesoro. E’ un modo per far festa ma anche per ricordare e consolidare quanto hanno conosciuto durante la settimana. Viene chiesto di rispondere velocemente a quiz sulla topografia, sull’alpinismo, sulla cultura locale, con l’aiuto dei gestori del rifugio e della gente del posto. Accumulando punti su punti, i ragazzi corrono su e giù per il paese, animandolo di una vita diversa. Da noi accompagnatori va un complimento particolare ai fantastici ragazzi di Valbruna 2015, un gruppo che si è subito cementato intorno ai giochi ed alle escursioni e che si è ritrovato compatto fino all’ultimo giorno. Bravi ragazzi! Continuate così a divertirvi quando è possibile e a riconoscere i momenti in cui è necessaria la concentrazione e l’impegno. La montagna vi darà grandissime soddisfazioni. Un saluto caloroso e riconoscente va ai genitori che ci hanno affidato i loro ragazzi con tutta la loro allegria e la voglia di divertirsi. Tra loro riscopriamo l’elisir della giovinezza nascosto dentro di noi e ritroviamo anno dopo anno il desiderio di stare assieme in montagna. Stiamo già pensando alla settimana 2016!

Gli accompagnatori di Alpinismo Giovanile 

 

I protagonisti

Federico Longo, Angelica Pradella, Leonardo Zornio, Vittorio Pol, Riccardo Maria Moro, Giacomo Lucheschi, Jacopo Zanin, Giacomo Galliussi, Matteo Galliussi, Fulvio Della Giustina, Elia Nardin, Sebastiano Nardin, Riccardo Granzotto, Alberto Schwarz, Ferdinando Boni. 

Gli accompagnatori

Luigino Pase (AAG), Diego Della Giustina (AAG), Santina Celotto (AAG), Franca Valt (ASAG), Roberto Introvigne (ASAG), Renzo Dalla Colletta (ASE), Stefano Campeol, Marco Zanin