Ci sono più motivi d’interesse per visitare la Valle del Mis, circondata da montagne affascinanti e misteriose, impenetrabili ed impraticabili per l’escursionista “normale”. Sono il cuore selvaggio delle Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
La Valle era abitata da centinaia di persone, con il gruppo più numeroso ubicato a Gena Alta (800 m) che si raggiungeva a piedi dalla strada statale che attraversava tutta la valle e dove c’erano la scuola, l’ufficio postale, una bottega e una tabaccheria. La gente era principalmente dedita all’attività di boscaiolo e carbonaio. Il paese venne bruciato durante i terribili rastrellamenti nazisti del 1944 e ricostruito nel dopoguerra.
Gli eventi che causarono il definitivo spopolamento furono principalmente tre: la costruzione del lago artificiale nel 1963, la grande alluvione del 1966 che devastò pesantemente la valle ed il conseguente fenomeno dell’emigrazione. Oggi è chiamato “paese fantasma” anche se si vede qualche timido tentativo di recupero di edifici da adibire a casa vacanza.
Durante la gita, visiteremo anche la cascata della Soffia, situata a valle, dove la vecchia scuola è stata trasformata in ristoro, e i Cadini dal Brenton, 15 cavità naturali scavate nella roccia nel corso dei secoli dal torrente Brenton che poi confluisce nel torrente Mis. Se il tempo ce lo consentirà, con un facile percorso di 4 km. e dislivello di 250 metri, faremo un giro in Val Falcina, lungo il “sentiero natura”.
Nota: Su disposizione del CAI Centrale (
vedi comunicazione), per la partecipazione alle attività sociali è necessario essere in possesso del "Green Pass rafforzato".