Riproponiamo la gita alla cima della Croda Fiscalina, ideata da Angelo lo scorso inverno e non più effettuata causa le condizioni della neve fresca caduta nei giorni precedenti. La gita è poi stata cambiata con una meta più sicura e cioè il Sasso di Sesto.
In quella occasione, guardando verso i bei pendii del Pian di Cengia, ho pensato di ritornarvi la settimana dopo con migliori condizioni, per effettuare un anello salendo al Rifugio Comici e poi al Pian di Cengia e scendere per la Val di Sasso Vecchio. Così assieme ad altri amici, vedendo che era fattibile anche come gita sociale, abbiamo pensato di programmarla per la nuova stagione invernale.
La partenza è dal parcheggio vicino al grande Hotel all’inizio della Val Fiscalina (1.460 m); fiancheggiando la pista di fondo, si arriva alla Capanna di Fondovalle (1.526 m), qui si prosegue in direzione Sud addentrandoci nella Val Fiscalina Alta, all’inizio stretta e poi via via sempre più larga, circondati dalle pareti della Croda dei Toni, di Cima Undici e del Popera.
Arriviamo così al Rifugio Zsigmondy-Comici (2.235 m) e si punta a Nord-Ovest per terreno aperto in direzione della Croce di vetta della Croda Fiscalina di Mezzo (2.675). (Vedere relazione di Angelo Baldo dello scorso anno sul numero 50 di Montagna Insieme).
Dalla cima, per scendere, si attraversano dei pendii verso Sud Ovest puntando al Rifugio Pian di Cengia (2.528 m); dopo il rifugio, si percorre con cautela la breve cengia che porta alla Forcella Pian di Cengia (2.522 m). Qui ci aspetta una meravigliosa discesa verso l’Alpe dei Piani, dove d’estate si possono ammirare due bei laghetti.
Per immetterci nella Valle di Sasso Vecchio eviteremo di scendere per i ripidi canali sottostanti l’Alpe dei Piani, ma a quota 2.150 m circa dovremo toglierci gli sci per salire una ventina di metri di dislivello solamente e poi continuare la bella discesa per la valle citata, sino alla Capanna di Fondovalle chiudendo così l’anello detto della Meridiana.
Poi per la pista di fondo al parcheggio, pregustando già il “terzo tempo” con viveri e bevande che di lì a poco andremo a consumare.
Foto: Verso Cima Dodici di Giovanni Saccon