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Gita di Fotografia

DOMENICA 18 OTTOBRE 2015

Luoghi della Grande Guerra

Altopiano di Asiago

Partenzaore06:30
Dislivello salitam200
Dislivello discesam200
Tempo di percorrenzaore4
DifficoltàE
EquipaggiamentoNormale da escursionismo
CartografiaTabacco 050
TrasportoMezzi propri
CapogitaDenis Lunardi
Aiuto capogitaGuido Ronchi
Presentazione 13 ottobre 2015 ore 21:00
Si parte da Malga Slapeur (m 1.618) e si prende il sentiero CAI 861; cammineremo prevalentemente su pascoli fra montagne molto simili fra loro, rotondeggianti, con ampie zone di rocce carsiche affioranti.

Troveremo la "Città di Roccia", una corona di rocce sedimentarie levigate da un antico ghiacciaio, fino ad arrivare a malga Montagnanuova (m 1.733) da dove, tempo permettendo, si potrà vedere l'Altopiano e la Val Miela; da li proseguiremo verso la vetta di M. Fior (m 1.824) da dove si potrà avere un panorama a 360° che va dalla Laguna a sud, alle Dolomiti di San Martino ad est. A nord avremo tutti i campi di battaglia dell'Ortigara e ad ovest la conca dell'Altopiano. Il sentiero attraversa una delle zone storicamente più rilevanti nel conflitto del 1915-18, M. Castel Gomberto (m 1.771), M. Fior (m 1.824) e M. Spil (m 1.771) ove abbondano gallerie, trincee, camminamenti e manufatti militari.

Scenderemo in un camminamento che ci porterà fino a M. Castel Gomberto (m 1.771) dove troveremo il Monumento al Generale Euclide Turba. Si ritornerà per un breve tratto sui nostri passi per poi riprendere il sentiero che in breve tempo, sempre costeggiando la città di Roccia, ci riporterà a Malga Slapeur, punto di partenza dell'escursione. Ci sposteremo poi al Rif. Campomuletto per una breve visita al "Sentiero del Silenzio, Porta della Memoria".

Il “Sentiero del Silenzio” è un percorso immerso in un ambiente montano di particolare bellezza, interessato da eventi storici ormai lontani nel tempo, circondato dalle Cime Sacre che hanno visto battaglie epocali e dove sono state posizionate 10 opere d'arte contemporanea per avere un momento di riflessione e di memoria di quei fatti tragici.