Il Monte Toc è l’ultima elevazione della dorsale che, dal Col Nudo, si protende verso la Valle del Piave. La cima è tristemente nota per il disastro del Vajont, quando, il 9 ottobre 1963, dalle sue falde settentrionali si staccò un’immensa frana che portò alla tracimazione del bacino artificiale. La catastrofe, causata dall’uomo, provocò la morte di quasi 2.000 persone.
Da Longarone, imboccheremo la strada della Val Cellina. Superata la diga del Vajont e la palestra di roccia, imboccheremo, sulla destra, la strada che conduce a Pineda. Alla prima curva, al bivio con una strada forestale, troveremo uno slargo dove lasceremo le auto. Prenderemo, quindi, la strada sterrata che, dopo un bivio, si esaurisce trasformandosi nel sentiero CAI 907. Il sentiero sale ripido nel bosco fino a quota 1.400. Qui, un traverso ci porterà sotto la parete di Croda Vasei, dove il panorama si apre verso la Val Vajont. Il sentiero riprende poi a salire fino a Casera Vasei (m 1.610), dove si fermerà la comitiva B. La comitiva A, invece, proseguirà per tracce di sentiero verso una dorsale con mughi che conduce all'antecima del Toc. Di qui, scenderemo ad una forcellina e, risalendo per terreno detritico, raggiungeremo la panoramica cima principale.
La discesa avverrà per lo stesso percorso della salita.
Foto: "Panorama dalla vetta del Toc" di Mauro Girotto
