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Gita di Escursionismo

DOMENICA 08 GIUGNO 2014

Visentin Selvaggio

Prealpi Trevigiane

foto gita
Partenzaore07:00
Dislivello salitam1.500
Dislivello discesam1.500
Tempo di percorrenzaore7
DifficoltàEE
EquipaggiamentoNormale da escursionismo
CartografiaTabacco 024
TrasportoMezzi propri
CapigitaGloria Zambon
Giovanni Carraro
Presentazione 03 giugno 2014 ore 21:00
Pochi conoscono il versante trevigiano del Col Visentin, che sa dimostrare un carattere selvaggio dovuto agli elevati dislivelli, ai luoghi impervi ed alla lunghezza elevata dei sentieri adatti a escursionisti esperti ed allenati.

L’itinerario proposto parte circa a metà del Fadalto, a Nove Vecchio. Si innesta lungo il sentiero 1044A “Valón della Fontana” che porta dopo circa 30 min all’omonima sorgente dove si osservano caratteristiche marmitte di erosione. Da qui si prosegue per tracce di sentiero nel bosco fino ad intersecare, a quota 680 m, il Troi de le Lisse. Lo si percorre verso nordest per 1,7 km fino a deviare in forte salita rasentando la Valóna de Buf in direzione del Landro de le Strapeze, un grande anfratto roccioso di origine carsica in passato utilizzato dai pastori come riparo per passare la notte. Effettuata una sosta nel vicino praticello panoramico dove è posta una panchina in legno, si riprende la salita entrando in un impervio vallone che ci porta alla base del Crép del Fadel dove si incontra, a quota m 1.450, il sentiero 985 “Troi de Medo“. Si godono splendide visuali sul Monte Millifret, sul Pizzoc e sulla Val Lapisina ed i suoi laghi. Si cammina per circa un chilometro in direzione nordest attraverso le Mandre, il Col dei Gnei, la Casera dei Grass fino ad arrivare alla sorgente del Tombarìl. Si abbandona il Troi de Medo per imboccare in forte discesa una traccia secondaria diretta ai Prà dei Larghét. Da qui in breve si incrocia il Troi delle Casere, che sale da Caloniche di Sotto e che percorreremo in discesa per un breve tratto, deviando sul sentiero 1045 che permette di superare l’enorme gradone roccioso della Croda Longa a quota m 650. L’attraversamento, agevolato da un breve tratto di cordino metallico, si svolge tramite la stretta gola della Burèla, incisa tra due alte pareti rocciose. Si prosegue per 1,5 km in discesa fino a tornare al punto di partenza, passando per un tratto dell’antica Strada Regia a Borgo Piccin.

Dato il notevole dislivello e la lunghezza dell’itinerario, il percorso è adatto ad escursionisti allenati.

Foto: "Panorama dai Pra de la Pala" di Giovanni Carraro