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Gita di Escursionismo

DOMENICA 29 MAGGIO 2016

Monte Celo (2.083 m)

Gruppo della Schiara

foto gita
Partenzaore06:30
Dislivello salitam1.183
Dislivello discesam1.183
Tempo di percorrenzaore6.00/6.30
DifficoltàEE
EquipaggiamentoNormale da escursionismo
CartografiaTabacco 025
TrasportoMezzi propri
CapogitaAngelo Baldo (ASE)
Aiuto capogitaLeonardo Saponaro (ASE)
Presentazione 24 maggio 2016 ore 21:00
Da Agordo si inbocca la strada per il Passo Duran. Giunti a La Valle Agordina si seguono le indicazioni per il campo sportivo, dove si può parcheggiare.

É possibile proseguire su strada sterrata per circa un chilometro oltrepassando due ponti fino a uno spiazzo con cartello indicativo (900 m).

Lasciate le auto, si sale su strada asfaltata con segnavia 542 dopo vari tornanti si arriva a q. 1.180 m dove troviamo il capitello della "Madonna di Schiara".

Proseguiamo a destra su traccia nel bosco in costante, ma tranquilla salita arrivando alla Forcella Folega (1.547 m) dove troviamo un crocevia di sentieri. Qui si apre la visuale su un'ampia e graziosa radura dalla quale possiamo notare, in lontananza, numerosi ruderi: sono i Bait. Un tempo la zona era utilizzata, durante la stagione estiva, per raccogliere la legna e il fieno per la stagione invernale. I Bait sono tutti segnalati con i relativi fienili in memoria di quei tempi andati.

Utilizzeremo quindi il Bait del Folega (1.540), in buono stato, come punto di sosta.

Si riparte in direz. Sud fino alla vicina Forcella Pongol (1.549 m). Altro crocevia di sentieri: incrociamo il sentiero "Montagna incantata" che da Ovest verso Est porta alla Cima Valaraz (1.883 m). Noi invece seguiamo a destra il sent. 545 che sale dalla loc. La Muda (Val Cordevole) per abbandonarlo a breve e seguire una traccia a destra stretta, ma ben segnata (tabella M. Celo) che aggira il lato Sud del monte.

Si prosegue in direzione Ovest su sentiero stretto e faticoso fino a quota 1.900 m, ove si gira in direzione Nord. Si superano qualche roccetta e una breve cengia che aggira uno sperone roccioso. Si arriva, quindi, al tratto finale dove la vegetazione ci consente una visuale sempre più ampia.

Risalita la faticosa spalla antistante la cima, in pochi minuti si arriva alla piccola, esile croce di vetta. Se il tempo ce lo consentirà potremo fare la meritata sosta e ammirare il paesaggio circostante. La cima è un ottimo punto d'osservazione: a Nord Conca Agordina con le cime Agner, Pale S. Lucano, Civetta e Moiazza, S. Sebastano-Tamer e a Sud Monti dello Schiara, Monti del Sole e Val Cordevole.

Il ritorno dovrebbe avvenire per l'itinerario di salita, ma si potrebbe optare per una deviazione verso Malga Foca, in caso di cattivo tempo o come alternativa per chi non si sente in grado di fare la cima.

Foto: Il versante meridionale del Monte Celo di Mauro Girotto

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