Club Alpino Italiano
Sezione di Conegliano

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Rassegna "Montagna Insieme - Spettacolo Montagna"

XIV Rassegna di incontri e proiezioni sul mondo della Montagna
Con il patrocinio ed il contributo della Città di Conegliano

Auditorium "Dina Orsi" - Via Einaudi, 136 - Paré di Conegliano

L'accesso all'auditorium verrà chiuso al raggiungimento della massima capienza della sala.
Ingresso libero

 

Venerdì 6 novembre 2015 - Ore 21

Film di alpinismo e arrampicata

Dalla Cineteca del Club Alpino Italiano e dal Trento Filmfestival

“Patabang, una storia degli anni ’70”, di Andrea Frigerio (premiato all’OFF 2014). Patabang e’ una via, una valle, uno stile di vita. Un gruppo di giovani che alla fine degli anni ’70 ha cambiato le regole del gioco e iniziato un nuovo modo di fare alpinismo. Si avvia così l’arrampicata moderna anche in Italia, sulla scia delle imprese americane in Yosemite Park. Patabang è la storia dell’avventurosa scoperta della mitica Val di Mello.

“Roda di Vael”, di Markus Frings (2010). Una parete che nemmeno volendo potrebbe essere più avvincente, più bella e pericolosa: la Parete Rossa della Roda di Vael. Il film racconta, con il commento di Reinhold Messner, le storie più avvincenti che la riguardano. Scalatori come Christoph Hainz, Erich Abram, Hanspeter Eisendle ed altri riportano le loro testimonianze ed i fratelli Riegler per l’occasione, salgono la parete per le riprese del film.

“China Jam”, di Evrard Wendenbaum (premio “Mario Bello” al Trento Filmfestival 2015) è il frizzante racconto di una big wall nella catena montuosa cinese del Tien Shan. Quattro alpinisti, tra cui Nicolas Favresse, arrivano in una sperduta valle della Cina, dove si trovano di fronte ad un’incredibile parete di 1.200 metri. Nel corso della salita dovranno affrontare tempeste di neve e condizioni proibitive, senza mai rinunciare a divertirsi.

Per saperne di più: Traliler Patabang, Roda di Vael al Trento Filmfestival, Trailer China Jam

 

Venerdì 13 novembre 2015 - Ore 21

Magie, emozioni e colore nelle Dolomiti d'Ampezzo

Tramonti, notti, alba e giorno. Slideshow del cortinese Giuseppe Menardi

Giuseppe è un appassionato fotografo e frequentatore dei monti della sua valle, di giorno e di notte. Per raccontare le sue montagne si esprime con la fotografia di qualità, trasmettendo emozioni. Ecco alcuni suoi commenti agli scatti dolomitici: “Mentre a est-sud est il cielo assume tinte rosate e si avvia verso l'ora blu, il sole appena tramontato a nord ovest si lascia alle spalle un cielo giallo e arancio ... Montagne come metafora di vita, fatica e gioia, difficoltà e bellezza … Il sole è tramontato "scappando" ad una velocità di circa 1.200 km/h; c'è la fase dell'ora blu che arriverà tra poco, poco prima e appena dopo il tramonto c'è un rapido mutamento rosato ... Mi chiedo se i soldati che abitavano questi manufatti ormai crollati, pur nella tragica e dura situazione di una guerra di posizione, provassero lo stesso senso di meraviglia e stupore che mi assale in questo mondo essenziale dominato dall'aria fina ...”.

Per saperne di più: Le immagini di Giuseppe Menardi su Facebook, Gli scatti di Giuseppe Menardi per l’Associazione Astronomica di Cortina

 

Venerdì 27 novembre 2015 - Ore 21

Appigli sfuggenti. Incontro con Maurizio Giordani

Un alpinista che ha fatto anche la storia della parete sud della Marmolada

“In alcuni momenti della vita mi sono sentito indistruttibile, inarrestabile, per ritrovarmi poi a piangere sconsolato, disperato, mentre il mondo intero sembrava cadermi addosso, senza riparo. Mai però ho lasciato l’appiglio”. Dopo avere affrontato 60 spedizioni in tutto il mondo, aperto affascinanti itinerari sulle rocce delle Dolomiti e messo la sua firma in tre libri sulla Marmolada, la sua montagna del cuore, il roveretano Maurizio Giordani s’interroga sulla sua grande passione per l’alpinismo ancora lontana dal placarsi anche se, con il passare degli anni, gli appigli si rivelano sempre più sfuggenti. Maurizio è Guida Alpina e componente del Club Alpino Accademico Italiano. Si è dedicato a “inventare” nuovi limiti per l’alpinismo moderno, affrontando itinerari mai percorsi da altri, anzi talvolta mai neppure sognati da altri. Neppure avendo a sua disposizione un intero libro autobiografico come quello che dà il titolo alla serata, Maurizio è riuscito a raccontare il suo migliaio di ascensioni, spesso estreme, tra cui centinaia di vie nuove, in tutto il mondo. Ci parlerà di montagne, di difficili scalate, di ardite mete da raggiungere, di avventura e di esplorazione, di viaggi in luoghi remoti, di amicizia, di condivisione… di amore. Ma non solo. E del resto lunghissimo e variegato è il curriculum dell’alpinista ed esploratore trentino, uno dei nomi più importanti dell’alpinismo italiano.

Per saperne di più: Il sito di Maurizio Giordani, Curriculum alpinistico, Altro curriculum fino al 1999VideointervistaGogna racconta Giordani, Maurizio racconta le sue montagne: Parte 1 - Parte 2

 

Venerdì 4 dicembre 2015 - Ore 21 - XXIX Serata Augurale CAI-ANA

Con la collaborazione dell'ANA di Conegliano - Gruppo Città - M.A."Olindo Battistuzzi"
Il tradizionale appuntamento che riunisce gli appassionati del CAI e dell’ANA coneglianese e che vuole trasmettere anche il migliore augurio per le festività natalizie è quest’anno particolarmente significativo perché entrambe le associazioni festeggiano i 90 anni di attività.

 

Alpi di guerra. Alpi di pace. Incontro con Stefano Ardito

Luoghi, volti e storie della Grande Guerra sulle Alpi

Durante la Grande Guerra sul fronte alpino, dal Passo dello Stelvio alle Alpi Giulie, sono state combattute battaglie ad alta quota, tra pareti di roccia e ghiacciai, che hanno emozionato generazioni di europei. Sulle Dolomiti, sull’Adamello, sul Pasubio, sullo Jôf di Montasio e su decine di altri massicci, i militari italiani e austro-ungarici hanno costruito sentieri di arroccamento e vie attrezzate, caserme e fortezze, teleferiche e caverne artificiali. Cannoni e mitragliatrici sono stati issati fin sulle vette più alte. Le Alpi centrali e orientali sono diventate un grande museo all’aria aperta, percorso ogni anno da decine di migliaia di turisti, escursionisti e alpinisti. Ma esplorare trincee, bunker, musei e gallerie non basta. Per capire la tempesta che ha sconvolto tra il 1915 e il 1918 le Alpi occorre conoscere gli eventi, i loro protagonisti e le loro passioni, il mondo che li circondava. Stefano Ardito, scrittore, fotografo e conduttore di programmi televisivi, nel suo libro (Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo 2015) racconta con intensità e partecipazione alcuni episodi del conflitto, e permette agli appassionati di montagna e di storia di emozionarsi e di capire. Perché comprendere il passato serve a costruire un’Europa di pace.

Canti del Corocastel, diretto da Giorgio Susana

Da quasi cinquant’anni il Corocastel vive la sua avventura canora, iniziata nel 1966. I canti della tradizione orale sono stati e rimangono tuttora al centro dell'interesse e della ricerca del Coro coneglianese. Concerti e rassegne (in Italia, Germania, Francia, Croazia, Svizzera, Bulgaria, Ungheria, Brasile, Rep. Ceca), incisioni discografiche (ultimo CD realizzato I colori delle voci - 2011) video, DVD ecc. hanno costellato la vita artistica del Coro, facendolo conoscere ed apprezzare per la vocalità, la capacità espressiva, la musicalità, ma anche il calore e la spontaneità, tali da coinvolgere il pubblico con intense e vibranti emozioni. Oggi il repertorio del Coro spazia dalla musica popolare e profana, alla musica sacra, pop e leggera. Numerosi sono i piazzamenti e i premi di prestigio ottenuti in Concorsi nazionali ed internazionali.

Dal 2006 il Coro è diretto da Giorgio Susana, pianista, compositore e concertista (due premi come Miglior Direttore alla guida del Corocastel in due concorsi corali) Battistella collabora ancora come vicedirettore.

 

Chiude la serata un brindisi in compagnia, con gli auguri di buone feste per tutti

Per saperne di più: L’attività di Stefano Ardito, La recensione del libro “Alpi di guerra. Alpi di Pace.”, Il sito del Corocastel, ANA Conegliano

Durante la rassegna verrà effettuata una raccolta di denaro per i terremotati del Nepal, attraverso l’ONLUS “Giuliano De Marchi per il Nepal” 

Il ringraziamento dell'Onlus per i 1.377 Euro donati alle opere per il Nepal

 

Si ringraziano gli sponsor