La Montagna

di Paolo Piazza

Era lì da molto, da secoli, da prima dell'uomo. Lei era "la montagna", chiamata con molti nomi dai tempi antichi e solo in epoche recenti "Tofana"; e le piaceva… 
Le piaceva sentire il suo nome protagonista di tante avventure raccontate in piazza a Cortina da scalatori esperti così come da pavidi arrampicatori domenicali.
"Tofana" le piaceva… e le piaceva essere scalata e percorsa dalla gente durante tutto il corso dell'anno, quando la sera il sole appoggia sulle creste i suoi raggi un momento in più, all'arrivo dell'estate, e quando i riflessi d'argento si riflettono sui pendii imbiancati dalla neve, nei limpidi giorni d'inverno.
Amava gli uomini. Amava la loro tenacia nell'arrivare in cima, la loro fatica nel costruire bivacchi e rifugi che spesso le valanghe primaverili travolgevano nella loro violenza.
Quel giorno, un maggio mattiniero che offriva la neve migliore per salirle sulla cima, quel giorno appunto fu svegliata dal fruscio di pelli di foca sulla neve; era ancora molto buio quando, aprendo gli addormentati occhi di pietra, li aveva scorti risalire oltre il rifugio Giussani, carichi dello zaino. 
Tre ragazzi.
Anche se un po' seccata dalla sveglia, sorrise e cominciò a seguirli, guardandoli come faceva sempre, affezionandosi alle persone, specie se erano giovani; con affetto li accompagnava lungo le piste, rimanendo in apprensione quando un passaggio ardito li impegnava, rallegrandosi con loro sulla vetta.
Quei tre li aveva visti già alcune volte e non si stupì nel momento in cui, nei pressi dell'ultima cresta, decisero di tornare indietro… sarebbe stato per un'altra volta!
Ogni volta che qualche alpinista rinunciava le rimaneva un po' l'amaro in bocca, ma capiva la prudenza e l'apprezzava.
Il sole era ormai quasi spuntato e seguì i ragazzi che giungevano quasi alla fine del pendio, nel punto in cui tolti gli sci avrebbero affrontato l'ultimo tratto di salita, per poi ridiscendere al Giussani.
Era una giornata splendida!
Il sole rimbalzava sugli spruzzi di neve degli sci e, mentre due di loro procedevano davanti, osservò l'altro, probabilmente il più giovane, rimanere un po' indietro.
Si stava fermando. Si tolse gli sci per mettere i ramponi. La Tofana sorrise, era tranquilla... Era una giornata splendida… Il giovane la guardò… lei smise di sorridere. Allungò la sua mano… lei protese i fianchi pietrificati da millenni per raggiungerla.
Lui la guardò di nuovo… Tutùn… tutùn…Piano all'inizio, poi sempre più veloce… Tutùn, tutùn tutùn tutùn…
Sentiva il fruscio dei suoi fianchi di neve mentre lui le scivolava sopra e quel rumore fischiava, risuonando dentro la pietra. Le rocce al termine del canale fermarono la sua corsa impazzita, e la montagna gli fu subito accanto, accarezzandolo… accompagnandolo…"Non aver paura" gli sussurrò.
Fu allora che le montagne urlarono.  Ripetuto uguale, sempre, da millenni quando un uomo muore sulle pendici dei Monti, il pianto silenzioso fece eco sul Cristallo, rimbalzando in val Zoldana, sul Pelmo, Civetta e Moiazza.
Poi giunse l'elicottero… e lo riportò agli uomini.
"Dio mio" - chiese la montagna - "dov'è il senso!"
A giugno la neve si sciolse e la Tofana era ancora lì, a pensare a quel ragazzo, che in qualche modo lei aveva ucciso, e non riusciva a togliersi dalla mente l'ultimo gesto.. l'ultimo sguardo. Era cresciuta una nigritella dove era caduto, e quel giorno, il 13 giugno, l'aria di primavera che annunciava l'estate scopriva lungo il pendio due paia di sci, come una croce. "Che cosa cercano gli uomini sulle mie cime di tanto importante, da valere fatica, sforzi e a volte il loro bene più prezioso…è qualche cosa di straordinario - pensò - e al tempo stesso intimo ed essenziale, teso tra saggezza e incoscienza, difficile da capire, infinite volte più complicato da spiegare ma così semplice da percepire.. Gli uomini… - si disse sorridendo amaramente- quando arrivano in vetta e lanciano il loro sguardo oltre i confini dell'infinito, scoprono che sono pronti a morire, pur di sentirsi vivi!". 

A Davide Martegani, caduto in Tofana il 13 maggio 2001. 
Era una giornata splendida!