Trekking di Alpinismo Giovanile 2002
Traversata Carnica: dal monte Coglians al passo di Pramollo
Il
diario del trekking è stato scritto dai ragazzi partecipanti:
Domenica
30 giugno
Alle
tre del pomeriggio siamo partiti dal Rifugio Tolazzi per raggiungere il Rifugio
Marinelli, alle pendici del Monte Coglians, prima tappa della nostra Traversata
Carnica. Dopo mezz’ora di cammino su di una facile mulattiera,
abbiamo preso un sentiero per raggiungere più facilmente il rifugio.
Attraversando una zona di pascoli alpini abbiamo avuto il primo contatto con le
Alpi Carniche e la loro bellissima flora. Purtroppo all’arrivo in
Lunedì
1 luglio
Siamo
partiti alle 8 dal Rifugio
Martinelli, dopo aver fatto colazione. Le condizioni del tempo erano ottime: il
cielo era limpido ed il sole splendente, così che ci siamo spalmati la
crema solare. Il sentiero saliva ripido attraverso ghiaioni instabili ed alcuni tratti di roccette. Dopo circa due ore e mezza di
cammino abbiamo raggiunto la cima: purtroppo nel frattempo erano salite le
nuvole dal fondovalle che avevano avvolto la montagna, impedendoci di vedere il
panorama. Abbiamo fatto un breve spuntino e poi siamo scesi con molta prudenza.
Siamo tornati al Rifugio Marinelli percorrendo il sentiero alto e qui abbiamo
pranzato. Quindi siamo partiti fiduciosi alla volta del Passo di Monte Croce
Carnico dove passeremo la notte. Durante il percorso abbiamo udito spesso i
fischi delle marmotte che popolavano i prati ed i ghiaioni circostanti ed
abbiamo ammirato bellissimi fiori.
Martedì
2 luglio
Al mattino siamo partiti di buonora alla volta delle casere Pal Grande di Sotto e di Sopra, affrontando subito una ripida salita su una mulattiera di guerra fiancheggiata da alte pareti verticali, nei pressi delle quali si trovavano i resti di antiche postazioni belliche. Durante il percorso siamo passati vicini alla cima Pal Piccolo e Pal Grande, sulle cui creste erano visibili numerose postazioni militari risalenti alla prima guerra mondiale. Abbiamo attraversato boschi, prati d’alta quota e visto splendide fioriture di gigli martagoni, rododendri, orchidee maculate, astri montani e campanule barbate. Nel corso della giornata il tempo non è stato buono: nel primo pomeriggio è iniziato a piovere, anche molto intensamente, con nuvole basse e raffiche di vento. Siamo passati per Casera Pramosio Alta e da qui siamo scesi velocemente al Rifugio Casera Pramosio, dove siamo arrivati fradici. Ma una bella doccia ed una abbondante e gustosa cena ci hanno rimesso in forma per il giorno dopo.
Mercoledì
3 luglio
Oggi
ci siamo alzati alle sette, abbiamo fatto colazione e siamo partiti verso le
8.30.
Giovedì
4 luglio
Anche
oggi la sveglia era alle sette e la colazione alle 7.30. Alle otto eravamo
pronti, con lo zaino sulle spalle, ma con delusione siamo dovuti rientrare in
rifugio perché iniziava a piovere. Due giorni di acqua erano
più che sufficienti. Dalle finestre dello Steinwender Hutte osserviamo
paesaggi inesistenti e immacolati, con tanto di fitta pioggia e grandine.
Oggi,
ultima tappa del trekking, siamo dovuti partire prima: alle 7.30 eravamo già in
cammino per raggiungere il Passo di Pramollo, meta finale della traversata.
Dopo
essere risaliti alla Sella di Valdolce, abbiamo preso il sentiero di cresta che
prosegue passando alla base del massiccio della Creta di Aip, attraverso ripidi
ghiaioni. Qui abbiamo potuto osservare la flora tipica di questo ambiente: la
sassifraga, la globularia, il camedrio alpino, la genziana minore. Abbiamo
raggiunto la cresta
di confine appena sotto la quale si trova il Bivacco Lomasti dove abbiamo fatto
uno spuntino. Superata quindi la Sella di Aip, in circa un’ora e mezza siamo
giunti al Passo di Pramollo.
Sono stati cinque giorni impegnativi, ma ne valeva la pena!