Club Alpino Italiano
Sezione di Conegliano

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Settimana di Alpinismo Giovanile 2016

Val di Funes 2016 

Settimana di Alpinismo Giovanile - CAI Conegliano

 Dal 2 al 9 luglio 2016

Rifugio Sass Rigais (m 1.689)

 

Ogni sera le immagini ed i racconti dei ragazzi!

 


Sabato 2 luglio 2016 – Trostburg & Villnoss

Caro diario, siamo arrivati in un posto magnifico! Dopo aver viaggiato per quattro ore, a Ponte Gardena ci siamo incamminati verso l’antico Castello di Trostburg che sovrasta il paese e la Val d’Isarco. Lì abbiamo visitato le sue stanze. Suona bene quel che stiamo scrivendo … vero? Ci ha colpito la stanza dei Cavalieri, l’antico orologio meccanico e la cappella. Al castello vive anche l’anziana custode insieme ai suoi animali: tre galline, un gallo e una mucca! Con il rombo dei tuoni siamo tornati alle auto per avviarci verso il Rifugio Sass Rigais, in Val di Funes, detta anche Villnoss. Una vola sistemati nella nostra “bellissima” mansarda, abbiamo organizzato un torneo di calcio … senza il campo! Qui si gioca sulla strada … mentre stasera ci aspetta la partita Italia-Germania degli Europei. E domani finalmente si camminerà verso il Rifugio Genova dove forse inizierà il nostro torneo!

Angelica, Vittorio, Davide, Giuseppe

 

Domenica 3 luglio 2016 – Il Col di Poma e la Val di Funes dall'alto

Ci siamo svegliati un po’ assonnati perché abbiamo fatto le ore piccole con i rigori dell’Italia (sigh!). Oggi ci aspettava la salita al Col di Poma. Siamo passati dal bosco di abeti e cirmoli a distese di prati di fiori petalosi, con lezione approfondita di Santina sulle piante. A Malga Busa c’era una signora che allevava le mucche; un vitello era ammalato perché aveva mangiato erbe velenose e così non stava più in piedi! In cima al Col di Poma c’era un bel panorama, ma le nuvole basse ci hanno nascosto lo spettacolo delle cime delle Odle. Sarà per un’altra volta! Siamo poi passati vicini al Rifugio Genova, a Forcella Poma e quindi a Forcella Munt de Furcia, vicino a Malga Medalges dove ci siamo rifocillati in compagnia dei gattini delle Odle, trovati oggi ben in due occasioni! Tornando al nostro campo base, ci siamo fermati a Malga Ciancenon dove abbiamo giocato a calcio con i ragazzi di un grest di Bolzano.

Jacopo, Fulvio, Ferdinando

 

Lunedì 4 luglio 2016 – Abbiamo preso in giro il Sass da Putia

Oggi ci siamo spostati in auto fino al Passo delle Erbe, per una strada stretta e tortuosa dove abbiamo incrociato anche alcune mucche. In partenza Franca ci ha spiegato come si è formato il Sass da Putia, una lezione di geologia (Francesco dice montologia…). Abbiamo iniziato il percorso per l’Utia de Furnela. A proposito, utia significa baita. C’era una capretta e poi un allevamento di angus, una specie di yak. Da lì iniziava il nostro percorso ad anello in senso orario. Ci siamo quindi avvicinati verso l’Utia de Goma, e lungo il sentiero c’erano dei rospetti. Alla malga, tutta costruita con tronchi di legno, abbiamo fatto sosta per breve spuntino. La successiva tappa era al Passo Goma, dove abbiamo trovato delle sculture di legno: lumaconi con le corna, una bicicletta, un’aquila e i corni da suonare! Siamo poi passati sul versante sud della montagna, caratterizzato da estesi prati fioriti… e quindi altra lezione accelerata sulla flora! Ha partecipato anche un capriolo che è scappato perché non era interessato! Sosta pranzo a Utia Vaciara dove abbiamo improvvisato una partita a calcio: ha vinto la squadra di Ferdinando. Siamo ripartiti per Forcella Putia, il punto più alto di oggi; una salita a tratti spaccagambe. Ma lassù ci aspettava un altro esemplare della famiglia degli accompagnatori; Roberto, arrivato oggi da Conegliano e salito dal Rifugio Genova. Gigi rimaneva sempre indietro; che sia innamorato?! Ci aspettava quindi una ripida discesa dentro un canalone dove abbiamo incontrato alcune persone che con i picconi sistemavano il sentiero. Successivamente con un leggero saliscendi ed un tratto franato ma facile, siamo rientrati ai prati del Passo delle Erbe.

Francesco, Filippo, Matteo 

 

Martedì 5 luglio 2016 – Malga Brogles e Museo del Parco Puez-Odle

Stamattina siamo partiti in auto per Ranui, dalle parti di Schwarzwald, la foresta di Alberto! Ci siamo incamminati verso Malga Brogles, una escursione alternativa all’originale a causa delle previste condizioni di maltempo che si sono poi rivelate errate. Durante la salita, Franca ci ha raccontato la favola dei giganti senza testa che abitavano dalle parti di Santa Maddalena. Più avanti è stata la volta della storia del contadino sfortunato che dopo aver mutilato involontariamente i suoi compaesani, costruì la chiesa locale. Che sia proprio questa la storia (n.d.r.)? In salita abbiamo incontrato una simpatica roccia metamorfica che contrastava con la roccia delle Odle che è sedimentaria (la Dolomia). Giunti alla malga, abbiamo pascolato per ampi prati costellati di “pizza buassa”. C’erano mucche e cavalli che girovagavano in cerca di cibo, tra cui anche le nostre mele! In discesa abbiamo sorpassato una sfilza di insoliti giapponesi che fotografavano ogni cosa e sembravano spaventati dalla nostra presenza … Nel pomeriggio abbiamo visitato il museo a Santa Maddalena, dedicato al Parco Naturale Puez-Odle. C’erano numerosi pelli di selvaggina e rocce con la storia geologica delle Dolomiti. Pensate che anche oggi siamo riusciti a giocare a calcio: fuori del museo c’era infatti un campo di calcetto. Stasera ci aspetta il film che parla della salita di Messner al Nanga Parbat. Dovete sapere che lui è nato proprio a Funes.

Alberto, Ferdinando, Alessandro L.

 

Mercoledì 6 luglio 2016 – Tour del Sass Rigais!

Vi raccontiamo l’escursione più lunga della settimana. Fortunatamente oggi al risveglio c’era un bellissimo sole! Ci siamo avviati per la carrareccia che parte dal nostro rifugio, pian piano trasformatasi in sentiero, per poi arrivare a Forcella Munt de Furcia con un’aria frizzante. Davanti a noi si stagliava lo splendido paesaggio delle Odle. Mentre ci riposavamo, gli accompagnatori ci descrivevano l’itinerario fino alla successiva Forcella della Roa, una serpentina lungo un ghiaione incassato tra le pareti di roccia. Ci siamo incamminati verso quella meta lontana, a 1.000 metri di dislivello dal nostro rifugio. La salita si è poi rivelata abbastanza semplice. Lassù abbiamo ammirato una valle glaciale, a imbuto, fatta di ghiaioni. Qualcuno di noi si è anche lanciato giù per le ghiaie, usando i tacchi degli scarponi, anche se non era molto agevole. Siamo quindi calati per oltre 400 metri lungo una valle contornata da alcune morene, verso la Val Gardena. Il posto era molto “pratoso” e fiorito. C’erano dei tappeti di fiori tondeggianti viola, le globularie. Dopo l’ennesima meritata sosta, abbiamo iniziato l’ascesa alla Forcella del Mesdì, Abbiamo avvistato ben tre marmotte. La salita era abbastanza “crodosa”, ripida ed in alcuni punti franosa. Ma noi abbiamo resistito fino alla cima dove c’era ancora un po’ di neve. Abbiamo anche visto un forestale (il futuro dei Riccardi …) salito con un binocolo e senza zaino dall’altro versante. La discesa verso Malga Casnago era molto ripida ma c’erano tanti zig-zag ed un sentiero appena sistemato dai volontari. Alla fine siamo arrivati sul verde altopiano della malga, da dove si poteva ammirare il magnifico paesaggio delle Odle e la forcella appena discesa. Abbiamo proseguito per Malga Zannes, raggiunta giusto in tempo per fare la doccia e cenare. In totale 1.500 metri di dislivello e 23 chilometri! Ma siamo freschi come rose canine appena sbocciate!.

 Alessandro V., Riccardo M.M., Riccardo G.

 

 Giovedì 7 luglio 2016 – Adolf Munkel Weg

Angelica non si ricorda cosa ha fatto oggi! Francesco dice che a volte ha degli scatti di memoria. Giuseppe è il consigliere dei diaristi… Siamo messi bene (n.d.r.). Franca ride! Diego scrive bovinamente… (redattore). Ci siamo finalmente alzati tardi dal letto! Il programma prevedeva un anello attraverso le malghe Casnago e Glatsch. Prima di partire gli accompagnatori ci hanno regalato delle cartine della zona che sono servite per fare lezione di topografia, con bussole al seguito, durante la sosta sui prati della Malga Casnago. Durante una precedente pausa, Franca ci ha raccontato due filastrocche della sua nonna. Ma prima ancora, dalle parti della palestra di roccia, Duilio ha diretto una gara di arrampicata, premiando i concorrenti con un gelato (promesso). In un’altra occasione abbiamo mostrato le nostre tessere del CAI per vedere chi aveva più bollini: risultato finale, Duilio batte tutti! Ma abbiamo anche imparato chi sono i nuovi Presidenti della Sezione e del CAI Centrale. Durante la pausa pranzo abbiamo giocato a torello con un pacchetto di fazzoletti (?? n.d.r.). Sulla strada del ritorno abbiamo visitato Malga Glatsch, dove finalmente ci siamo pappati il meritato gelato, offerto da Duilio. Rientrati al nostro rifugio, ci siamo preparati per la ferrata del Sass da Putia, provando caschi, imbragature, cordini e moschettoni. Io (Francesco) ho fatto il modello! Stasera semifinale degli Europei di calcio (sono fuggiti i diaristi ...). Ciao a tutti!

Francesco, Giuseppe, Angelica

 

 Venerdì 8 luglio 2016 – Sua maestà Sass da Putia

Oggi ci siamo incamminati per un sentiero che si sarebbe concluso con una ferrata. Ci siamo imbattuti più volte con le placide mucche al pascolo. Dopo essere passati per un boschetto, abbiamo raggiunto Malga Gampen dove abbiamo fatto una bella sosta. La successiva tappa è stata il Rifugio Genova, raggiunto sentendo il fischio delle marmotte. Quindi ci siamo avviati verso Forcella Putia. Eravamo decisi ad arrivare in cima al Sass da Putia! La salita non ci spaventava, anche se su in alto ci attendeva il tratto “luccicante” perché la corda metallica era appena sistemata. In cima ci aspettava un panorama mozzafiato con gli uccellini che saltellavano qua e là mangiando il pane dalle nostre mani! La ferrata era semplice e di lunghezza media. In cima non eravamo per nulla affaticati (oggi 1.300 metri di dislivello e 28 km complessivi! Sono incredibili questi ragazzi. n.d.r.). La discesa si è rivelata più veloce della salita e a Forcella Putia abbiamo incontrato  nuovamente gli uccellini della cima! Ci volevano proprio seguire. Durante il rientro, Diego, che ha fatto un sentiero da solo, ha avuto un incontro ravvicinato con due vitelli un po’ troppo giocherelloni e scalpitanti! E’ stata la gita più bella perché oggi c’era la ferrata ma purtroppo anche l’ultima della nostra settimana. Questa sera, stranamente, abbiamo mangiato pesce: un branzino a testa da spellare! E dopo cena ci aspetta il film “Messner” che racconta la sua vita di alpinista.

Davide, Vittorio, Giuseppe, Francesco

 

Sabato 9 luglio 2016 - La Sfida

Sabato nove luglio... La sveglia senza sveglia... Meritato riposo in preparazione della caccia al tesoro non prima di aver accumulato ghiottonerie energetiche nel pancino... Croissant, yogurt, cereali, panini farciti, latte, caffè e succo ACE, ci sono serviti per rispondere alle domande della Caccia al Tesoro.. È un viavai continuo giusto per tenerci in allenamento... Flora, fauna, leggende, cultura locale, Messner, geologia, topografia e CAI erano le nostre prove di oggi a tempo.
Siamo stati molto bravi, premi per tutti ma la squadra vincitrice composta da me (Davide), Fulvio, Giuseppe, Jacopo e Vittorio ha portato via quelli più ricchi.
Per me questa è stata la prima settimana di AG. Esperienza piacevole, interessante, dal giusto impegno fisico. Veramente bello. Grazie a tutti. 

Davide

I protagonisti

Angelica Pradella, Vittorio Pol, Riccardo Maria Moro, Jacopo Zanin, Fulvio Della Giustina, Riccardo Granzotto, Alberto Schwarz, Ferdinando Boni, Filippo De Poi, Davide Zandonella, Alessandro Lubin, Matteo Gottardi, Alessandro Vaghini, Giuseppe Cesa, Francesco Cesa. 

Gli accompagnatori

Luigino Pase (AAG), Diego Della Giustina (AAG), Santina Celotto (AAG), Franca Valt (ASAG), Roberto Introvigne (ASAG), Duilio Farina, Stefano Campeol, Marco Zanin